Con l’inverno all’orizzonte l’emergenza gas, esplosa a causa della guerra in Ucraina, si aggrava in tutta Europa. E ora la Ue cerca disperatamente di correre ai ripari. Non c’è più tempo per le divisioni, così la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, annuncia: “Siamo pronti a discutere un tetto al prezzo del gas per produrre elettricità.“
Von der Leyen è intervenuta il 5 ottobre al Parlamento europeo riunito in plenaria per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. “Putin ha usato l’energia come arma, causando difficoltà economiche e sociali. Le misure che abbiamo messo in atto ci forniscono un primo cuscinetto di protezione. Ora faremo un passo avanti per affrontare l’aumento dei costi energetici“, ha detto Von der Leyen.
Il Ttf – Title Transfer Facility, il punto di scambio virtuale per il gas naturale con base in Olanda – “il nostro principale parametro di riferimento dei prezzi, non è più rappresentativo del nostro mercato. Che oggi include più Gnl (gas naturale liquefatto, ndr.).” Il price cap al gas per generare l’elettricità è “una soluzione temporanea fino allo sviluppo di un nuovo indice dei prezzi della Ue.”
Consumo in Europa ridotto del 10%
La Commissione ha avviato i lavori su questo. “La presidente della Commissione ha poi fatto il punto sulla questione consumi. “Abbiamo ridotto il nostro consumo di gas di circa il 10%” ha detto. “Le forniture di gas russo da gasdotto sono diminuite dal 40% al 7,5% di oggi. Abbiamo compensato questa riduzione con l’aumento delle importazioni di Gnl (gas naturale liquefatto, ndr) e gasdotti, principalmente dai nostri fornitori affidabili come gli Stati Uniti e la Norvegia. Lo stoccaggio di gas nella Ue è ora al 90%. Questo è il 15% in più rispetto allo stesso giorno dell’anno scorso” ha sottolineato.
Italia, torna il gas russo
Sono intanto ripresi, oggi 5 ottobre, i flussi di gas che la russa Gazprom invia in Italia e che si erano bloccati in Austria. La ripresa delle forniture è avvenuta perché Eni ha risolto una problematica sui vincoli “della nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache“. Lo comunica Eni. Le forniture erano state interrotte lo scorso 1 ottobre per “la dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria” da parte di Gazprom.
Dopo quattro giorni Gazprom e gli acquirenti italiani di gas russo hanno trovato un accordo sulle forniture e il trasporto del gas russo attraverso il territorio austriaco è ripreso. “Gazprom e gli acquirenti italiani sono riusciti a trovare un accordo sul formato di cooperazione tra i cambiamenti normativi in Austria alla fine di settembre. L’operatore austriaco ha comunicato la sua disponibilità a confermare le nomine di trasporto di Gazprom Export, il che rende possibile la ripresa delle forniture di gas russo attraverso il territorio austriaco“, si legge in una nota di Gazprom citata dalla Tass.