Oscurato il murale di Marge Simpson a Milano: le parole di Alexsandro Palombo
L'artista ha definito il gesto come una vera e propria censura
Rimosso il murales di Marge Simpson che aveva fatto in pochissime ore il giro del mondo. Si parla dell’opera dal titolo The Cut realizzata da aleXsandro Palombo. L’artista aveva rappresentato l’iconica Marge che taglia i suoi capelli per celebrare Mahsa Amini e il coraggio delle donne iraniane.
Il murales aveva fatto la sua comparsa nella città di Milano, proprio di fronte al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran. Oggi, però, Ansa ha dato notizia del fatto che fosse stato oscurato. Di certo l’opera aveva fatto scalpore anche fuori dai confini italiani. Le immagini erano anche giunte all’emittente televisiva americana ABC News, che ne aveva dato notizia.
Lo stesso autore dell’opera, aleXsandro Palombo ha commentato il gesto, a suo dire molto grave. L’artista ha dichiarato: “Censurare un’opera realizzata in solidarietà a Mahsa Amini e a tutte le donne iraniane che lottano per la loro libertà è un atto vile, un gesto di codardia. Il fatto che sia avvenuto in un paese democratico come l’Italia è di una gravità assoluta, indica la voglia di soffocare il suo più profondo significato. Non ci faremo intimidire da questo spregevole gesto“.
Scompare il murales di Marge Simpson dedicato alle donne iraniane
L’opera di AleXsandro Palombo era un messaggio di protesta e allo stesso tempo di solidarietà nei confronti della donne iraniane. Un gesto che si aggiungeva a quello di tante altre donne che, in ogni parte di Italia e del mondo si stanno unendo tra loro con azioni di diversa natura. Eppure il murale di Marge Simpson è il primo che nel nostro Paese subisce una sorte così risoluta.
L’immagine del personaggio del cartone animato, con in mano una grande ciocca della sua chioma blu, era un chiaro omaggio a Mahsa Amini. La storia della ragazza di 22 anni arrestata e picchiata a morte dalla polizia iraniana ha fatto il giro del mondo, divenendo il simbolo di una situazione davvero difficile per le donne che vivono nel paese.
La ragazza, infatti, ha trovato la morte perché aveva indossato in modo poco corretto il suo hijab, lasciando intravedere una ciocca di capelli. In Iran, ricordiamo, l’obbligo di indossare il velo è stato imposto nel 1979 dall’Ayatollah Khomeini nel corso della Rivoluzione islamica. Con il murales dedicato a Marge Simpson, dunque, AleXsandro Palombo si proponeva di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema sociale che non può lasciare nessuno indifferente. A partire dagli Anni Novanta, infatti, l’arte e la creatività visionaria di Palombo hanno suscitato importanti dibattiti e riflessioni in un processo di sensibilizzazione attraverso la denuncia mediata dall’arte.