Formula1: Max Veratappen Campione del Mondo “bis”, terrore per Sainz e delusione per Leclerc
Il pilota della Red Bull ottiene il titolo a cinque gare dalla fine del Gran Premio 2022 ma non mancano le polemiche
Il Gran Premio di Formula1 del Giappone assegna la vittoria decisiva del titolo mondiale al pilota della Red Bull Max Verstappen. Ma la gara è stata caratterizzata da importanti polemiche e per le Ferrari non si è trattata di una tappa memorabilmente positiva.
A cinque gare dalla fine del Gran Premio di Formula1 2022, il pilota della Red Bull, Max Verstappen, raccoglie il suo successo ‘bis’ reduce dalla vittoria del Mondiale Piloti 2022. È lui, infatti, il Campione del Mondo di questa stagione ancora da concludere.
Una stagione intesa per la Ferrari e per i piloti del team di Maranello, che hanno dimostrato grande grinta e determinazione fin dalla prima manche del GP. Ma che, tuttavia, hanno dovuto fare i conti con diverse bagarre nel corso di molteplici gare.
Le polemiche al GP di Formula1 a Suzuka
Il Gran Premio di Formula1 Suzuka è stato condizionato fortemente dalla pioggia. Nel corso della gara anche una bandiera rossa che ha costretto le vetture ad una doppia partenza. Prima da ferme e poi dietro alla safety car. Condizioni avverse e particolari che hanno portato il Gran Premio del Giappone a interrompersi a 29 giri su i 53 previsti. Misura adottata perché si erano superate le tre ore autorizzate per una gara. Questo avrebbe comportato l’assegnazione dei punti ai primi dieci in classifica, ma secondo uno schema prestabilito che si basa sulla percentuale di gara corsa (in questo caso più del 50%, ma meno del 75%). In teoria, dunque, Max Verstappen non avrebbe potuto ottenere i punti necessari per aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo a cinque gare dalla fine. Tuttavia, la FIA ha deciso di assegnare i punti per intero ai primi 10 arrivati, consegnando dunque il titolo al pilota della Red Bull.
Se a Verstappen fossero stati consegnati i 19 punti previsti per la gara interrotta, avrebbe avuto 7 punti di distacco da Charles Leclerc (secondo in classifica Mondiale Piloti). Ma con i 25 punti assegnati è arrivato a +10 sul monegasco, vincendo ufficialmente il titolo. Una decisione che ha sorpreso tutti, il vincitore compreso, e che non ha esentato lo scaturire delle polemiche. La FIA avrebbe comunque giustificato la decisione presentando fondamenta presenti nel regolamento. Ovvero che, se la gara deve terminare perché sono trascorse le tre ore della durata massima consentita, sarà comunque assegnato il punteggio pieno ai piloti. Un decisione, quella della FIA, che non ha cambiato le carte in tavola (a Verstappen sarebbero bastati 8 punti di distacco per aggiudicarsi, comunque, il titolo), ma che potrebbe agitare gli animi nelle scuderie.
Sfortuna per le Ferrari
Il Gran Premio di Formula1 del Giappone, che ha visto trionfare Max Verstappen, è stata una tappa difficile per Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il primo colpito da una penalità, il secondo coinvolto in un incidente a poche curve dall’inizio. Non si è trattata di una gara facile per nessuno. La pioggia, infatti, ha creato seri problemi di visibilità e sicurezza, causando importanti conseguenze come l’incidente a Carlos Sainz a pochi istanti dall’inizio. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il ferrarista spagnolo avrebbe vissuto con timore gli attimi dopo l’acquaplaning. “Sono cose che capitano in queste condizioni, la verità è che non vedevo niente. Sono andato in acquaplaning e testacoda, ero fermo a metà pista e sapevo che non mi vedevano. Ero nelle mani di Dio“.
Condizioni che hanno costretto il ritiro del pilota della Ferrari e che, in ogni caso, hanno compromesso la gara per tutti gli altri driver in gara. Non meno complicato da accettare anche il risultato per Charles Leclerc che ha accelerato l’assegnazione del titolo mondiale a Max Verstappen a causa di una penalità. Il ferrarista, infatti, avrebbe tagliato una chicane e questo gli avrebbe causato una penalità di 5 secondi e la retrocessione dal secondo al terzo posto alle spalle di Perez. Insomma, non sarà certamente una giornata da festeggiare, ma certamente è d’obbligo ammettere che i ferraristi hanno sempre onorato ogni competizione, dando il meglio in pista. Poi la sfortuna, a volte, gioca anche le sue carte. Ma per Maranello non si tratta, sicuramente, di una resa.