Clima, l’ONU: “Raddoppiare l’energia pulita o sarà la fine”
Dalle Nazioni Unite appello anche all'azzeramento dei gas serra. "Il settore energetico produce tre quarti delle emissioni"
La fornitura di elettricità da fonti di energia pulita “deve raddoppiare entro i prossimi 8 anni per limitare l’aumento della temperatura globale.” L’allarme arriva dall’Organizzazione meteorologica mondiale, voce delle Nazioni Unite su meteo, clima e acqua.
Se questo non avverrà, avvisa l’ONU, c’è il serio rischio che “i cambiamenti climatici, eventi meteorologici più estremi e stress idrico mettano a rischio la nostra sicurezza energetica. E a repentaglio le forniture di energia rinnovabile“. Così l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) nel rapporto Stato dei servizi climatici 2022, che si concentra sull’energia. “Perché essa è la chiave per gli accordi internazionali sullo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico“.
“Rinnovabili da triplicare in 30 anni“
Ma i cambiamenti climatici sono in aumento ovunque. E, in Italia, Cortina d’Ampezzo rischia di perdere lo sci invernale a causa della neve bagnata. Lo provano uno stress test realizzato nella provincia di Belluno e una stima della situazione relativamente al trentennio 2036-2065. È anche per ragioni come queste che gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile “devono triplicare entro il 2050” aggiunge l’Organizzazione meteorologica mondiale.
Azzerare emissioni gas serra
L’obiettivo delle Nazioni Unite è quello di stimolare tutti i paesi a “portare il mondo su una traiettoria di zero netto” di emissioni di gas serra entro metà secolo. Al tempo stesso l’agenzia meteo dell’ONU rileva nel suo Rapporto sullo Stato dei servizi climatici 2022, che il settore energetico “è la fonte di circa tre quarti delle emissioni globali di gas serra” nel mondo. “Il passaggio a forme pulite di generazione di energia, come solare, eolico e idroelettrico, e il miglioramento dell’efficienza energetica, sono fondamentali se vogliamo prosperare nel XXI secolo“.
L’energia e l’acqua
Il Rapporto dell’ONU sull’energia e i cambiamenti climatici rileva inoltre che “le risorse idriche sono scarse“. E questo “è un rischio per la produzione di elettricità“. Nel 2020, l’87% dell’elettricità globale generata da sistemi termici, nucleari e idroelettrici dipendeva direttamente dalla disponibilità di acqua. Ma adesso c’è il rischio di stress idrico. Le risorse di acqua sul nostro pianeta stanno diminuendo sensibilmente. Su questo processo dalle potenziali gravissime conseguenze influiscono i cambiamenti climatici e i loro effetti su scala globale.
Primi fra tutti quelli che determinano le crescenti ondate di siccità, sia invernale che estiva, come è accaduto quest’anno nel mondo occidentale, Italia inclusa. Come è noto, in Italia l’attuale siccità non può dirsi ancora del tutto superata. Se infatti al Sud le previsioni meteo indicano nubifragi, al Nord la pioggia di queste prime settimane autunnali non si può considerare soddisfacente per le irrigazioni dei terreni e il ripristino dei bacini idrici, lacustri e fluviali, duramente provati nel corso dell’estate.