Foto Ansa/Epa Adam Vaughan
Il prezzo all’ingrosso del gas, sulla Borsa di Amsterdam, è in caduta libera dopo le mosse dell’Ue sul price cap. Gli effetti dovrebbero ripercuotersi presto anche su bollette di casa, aziende, negozi e uffici.
Ad Amsterdam le quotazioni del gas hanno subito un calo del -9,5% a 115 euro al megawattora, martedì 18 ottobre. “I prezzi del gas stanno crollando, siamo tornati ai livelli di giugno, perciò a 5 mesi fa” ha detto a Radio 24 Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. “Stamattina ha aperto a 120 euro, il massimo è stato a 353. Oggi è quindi a un terzo di quello che è stato a fine agosto di quando c’era il panico“.
Tabarelli ha sottolineato gli effetti che questo avrà sulle bollette. “Segnali positivi“, ha detto, saranno in arrivo prossimamente. “Sull’elettricità gli effetti si vedranno dal primo gennaio 2023. E possiamo sbilanciarci parecchio nel senso che con estrema probabilità, altissima probabilità, non ci saranno più aumenti. E probabilmente ci sarà un calo del -15% o -20%. Sul gas dobbiamo ‘digerire’ ancora ottobre, con i prezzi di settembre e ottobre. Perciò dal primo novembre sapremo quanto sarà la media“. Tuttavia, ha precisato il presidente di Nomisma Energia, “a novembre si attende un calo del prezzo rispetto a ottobre. Sono notizie positive“.
Sul prezzo del gas, Tabarelli ha quindi precisato che, nonostante i recenti ribassi, siamo comunque “cinque volte sopra le medie di lungo termine. Sopra i livelli di maggio e sopra livelli di inizio guerra“. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina il prezzo del gas si attestava sugli 80 euro a kilowattora, contro i 115 di oggi. Come detto, tuttavia, l’effetto del ribasso dei prezzi del gas rispetto alla fine dello scorso mese di agosto, è conseguenza delle mossa europee sul price cap. La Commissione europea propone infatti di introdurre un tetto ai prezzi dell’importazione di gas che sia dinamico e temporaneo. Il tutto allo scopo di “evitare un’eccessiva volatilità dei prezzi e prevenire picchi estremi sul mercato dei derivati energetici“.
È quanto si legge nella bozza del nuovo pacchetto di misure contro il caro-energia che sarà presentato il 18 ottobre dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) “avrà il compito di coordinare l’applicazione di questo meccanismo in tutta l’Unione e di documentare le divergenze“. La Commissione europea propone inoltre di sviluppare un nuovo indice di prezzo complementare per il Gnl (gas naturale liquefatto), alternativo rispetto al Ttf di Amsterdam.
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