War La guerra desiderata: Edoardo Leo, Miriam Leone nella follia di un conflitto all’italiana
Zanasi anticipatore della realtà, esorcizza la violenza in una war comedy presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma
Nel 2019 in effetti immaginare che ci fosse un conflitto nel cuore dell’Europa poteva essere solo per buona fiction. Poi l’attualità ha superato la fiction, senza contare i segni della pandemia. In effetti girare il film durante il lockdown ha probabilmente favorito la resa scenica post bellica della stessa città di Roma. La sinossi immagina che l’Italia, a causa di un fatto di cronaca controverso o forse travisato, entri in guerra, attaccata dalla Spagna, quest’ultima supportata dalla Francia.
War La guerra desiderata è una coproduzione Italia-Francia Pupkin Production, Vision Distribution, Éloïse Film, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video; in uscita in sala il prossimo 10 novembre.
Una guerra corale: Zanasi anticipa una realtà che non ci aspettavamo
War La guerra desiderata è un film corale: lo è nel raccontare la preparazione – e la tensione – dei militari con corredo di mezzi cingolati, soldati e paramilitari, guidati quest’ultimi dal personaggio (co-protagonista), interpretato magistralmente da Giuseppe Battiston. Il coro è composto da varie voci che si richiamano tutte ai due personaggi principali: Edoardo Leo e Miriam Leone. Da un lato lui che rappresenta chi è talmente preso dal suo dramma familiare (alle vongole) da non accorgersi della situazione e così Tom, laureato in lettere con una tesi in letteratura romanza, per non restare solo si unisce alla brigata paramiliare.
Dall’altro c’è chi prova a fermarla la guerra: Miriam Leone e i suoi amici. Lea è potremmo dire la psicologa di Thomas per un foglio (quello che lo ri-autorizzerebbe ad avere la patente), è figlia di militare (Massimo Popolizio), ma è stata cresciuta come tale, addestrata. Avvista, annusa il conflitto generale, un po’ in quello che sta vivendo la sua famiglia. Il padre è sottosegretario alla Difesa e viene prima rapito dalla stessa figlia alla testa di un commando di fricchettoni formato tra gli altri da Carlotta Natoli, Stefano Fresi. Poi lo consegna in mano francese. Con un divertente atto finale – con tanto di assalto alla SPA – in cui Tom e Lea saranno insieme, perché i conflitti accelerano anche la formazione delle coppie. Anche se durano lo spazio di un bacio in zona via del Corso, davanti ad un cingolato avanzante. E’ la guerra bellezza verrebbe da parafrasare.