Ramona, il fascino dell’analogico torna con Andrea Bagney
La regista sceglie la Festa del Cinema di Roma per il suo primo lungometraggio
Alla Festa del Cinema di Roma Andrea Bagney porta sul grande schermo Ramona il fascino della pellicola, e ne racconta i dettagli durante la conferenza stampa.
Il film Ramona è in concorso nella sezione Progressive cinema – visioni per il mondo di Domani. La trama raccontata dal regista esordiente Andrea Bagney è molto semplice e cristallina. Ramona è un’aspirante attrice trentenne in cerca della propria identità, partendo dal colore dei suoi capelli bruni che talvolta sono biondi grazie ad una parrucca. Ora sicura, ora dubbiosa. Innamorata del fidanzato Nico, ma poco dopo attratta dal regista Bruno. Dialoghi e monologhi si alternano nel corso della pellicola registrata su 15 millimetri. Con Andrea torniamo al fascino dell’analogico con la regista spagnola a raccontare passeggiate e riflessioni sulla vita e sul cinema attraverso gli occhi di Ramona.
Ramona, la trama del film
Madrid come Manhattan: sontuosi scorci della città in bianco e nero sottolineati dalla musica di Čajkovskij. Si apre così, con un omaggio al capolavoro di Woody Allen, il film d’esordio della regista spagnola Andrea Bagney, una storia d’amore (e di amori) tutta costruita intorno alla protagonista. Dal bianco e nero della vita al colore della messa in scena (dove, tra l’altro, Ramona replica monologhi di Diane Keaton in Io e Annie e di Julie Delpy in Prima dell’alba), la commedia romantica si snoda tra chiacchiere, passeggiate e nevrosi, trascinata dalla protagonista Lourdes Hernandez, nota in Spagna come cantautrice con lo pseudonimo Russian Red.
Ramona, Andrea Bagney: “C’è del Bergman e di Antonioni”
E’ tempo di Ramona e del suo dietro le quinte con la regista e sceneggiatrice Andrea Bagney che forse per 15 millimetri ha realizzato un film dal sapore antico tra rimandi non solo ad Allen, ma a Bergman e Antonioni. Nel corso della conferenza stampa la regista e l’attrice hanno raccontato la loro esperienza sul set. “E’ il mio primo film – ha esordito la regista in sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – e non posso nascondere che io e il personaggio protagonista abbiamo dei punti in comune”.
Non al 100%, ma secondo quanto dichiarato dalla stessa attrice c’è un velato racconto autobiografico. “Sebbene io non sia Ramona, credo di averle rubato qualcosa. Ho emulato il personaggio attraverso cose che io avevo. C’è stata una bella sinergia tra Lourdes Hernández e Ramona. Per quanto riguarda la pellicola posso pensare che c’è del Berman se ricodiamo la passeggiata della protagonista con l’abito bianco e un po’ di Antonioni nel finale”. Un inno dunque all’amore e alla vita su un 15 millimetri dopo poter riflettere e ridere.