Raoul Dufy, il pittore della gioia, approda a Roma
Fino al 26 febbraio 2023 l'esposizione sarà visitabile a Palazzo Cipolla
Le sale di Palazzo Cipolla a Roma ospitano fino al 26 febbraio 2023 la prima grande esposizione mai realizzata in Italia e dedicata a uno dei maestri dell’arte moderna: Raoul Dufy.
Autore di opere monumentali come La Fée Electricité, uno dei dipinti più grandi al mondo, di una lunghezza complessiva di 6 metri, composto da 250 pannelli, Dufy fu un grande pittore, scenografo e disegnatore francese di inizio Novecento. Per la sua capacità di catturare le atmosfere, i colori e l’intensità della luce e a trasferirli sulle sue tele, divenne il pittore della gioia e della luce.
Raoul Dufy, la vita
L’artista nacque da una famiglia di modeste condizioni economiche. Ebbe un padre attivo come organista che trasferì in particolare a Raoul Dufy la sua stessa passione per la musica, che lui coltivò per tutto il resto della vita trasponendola anche nelle sue opere. In seguito a una crisi finanziaria della famiglia, nel 1891 il giovane Raoul fu costretto a cercare lavoro a Le Havre.
Nell’ambiente artistico straordinariamente stimolante di Parigi si avvicinò a due maestri dell’impressionismo come Monet e Pissarro e nel 1905 a Matisse. Il 1903 fu l’anno della sua prima volta al Salon des Indépendants, nel quale espose fino al 1936 e poi fu accettato nel 1906 al Salon d’Automne. La sua attività artistica non conobbe interruzioni e, dal 1910, ampliò il suo operato nel campo delle arti decorative affermandosi con successo in una produzione assai vasta, dalla xilografia alla pittura e alla grafica, dalle ceramiche ai tessuti, dalle illustrazioni alle scenografie. Con un’attività artistica che non conobbe interruzioni fino alla sua morte, tutto ciò gli consentì di recuperare la sua tavolozza squillante, cui sovrappose un tocco grafico vibrante e allusivo.
La mostra Raoul Dufy. Il pittore della gioia, con oltre 160 opere
Tra dipinti, disegni, ceramiche e tessuti provenienti da rinomate collezioni pubbliche e private francesi, come il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris che conserva di Dufy una delle più ricche collezioni, dal Centre Pompidou, Palais Galliera, la Bibliothèque Forney e la Bibliothèque littéraire Jacques Doucet, l’esposizione racconta la vita e l’opera di un artista con lo sguardo sempre rivolto alla modernità, pervaso da una vivacità che ha saputo adattare a tutte le arti decorative, contribuendo a cambiare il gusto del pubblico. Curata da Sophie Krebs, conservatrice generale del patrimonio del museo parigino, la mostra è un viaggio emozionale attraverso i temi prediletti dall’artista, dove le sensazioni visive ridotte all’essenza della realtà, l’utilizzo della composizione, della luce e del colore sono gli elementi emblematici che caratterizzano le sue opere.
14 sezioni tematiche
La mostra su Raoul Dufy racconta l’intero percorso artistico del pittore francese, attraverso molteplici opere che abbracciano varie tecniche nei diversi decenni del Novecento, dagli inizi fino agli anni Cinquanta, quando Dufy cercò nuovi temi a causa della guerra e della malattia che lo costrinse a rimanere nel suo studio nel sud della Francia. Un excursus che trova il suo leitmotiv nella violenza cromatica, nella magia di quel colore che diventa elemento indispensabile per la comunicazione di emozioni e stati d’animo. Un artista alla perenne ricerca di stimoli e sperimentazione, in grado di rendere l’arte impegnata ma allo stesso tempo apparentemente “leggera”, il cui scopo dichiarato era, come scrive la scrittrice americana Gertrude Stein, di arrecare piacere.