Lombardia sotto shock per due gravissimi fatti di sangue, senza alcuna correlazione fra loro, ma avvenuti nell’arco di poche ore. Stamani 28 ottobre è stato trovato morto il luogotenente Doriano Furceri, comandante della stazione dei carabinieri di Asso, in provincia di Como. Alla sera del 27 ottobre, forse colto da raptus, un 46enne ha accoltellato a caso diverse persone in un supermercato di Assago (Milano): un cassiere è morto, 4 i feriti.
La Lombardia è scossa da due gravissimi fatti di sangue, in apparenza inspiegabili. Secondo l’agenzia di stampa Ansa, per tutta la notte fra ieri 27 e oggi 28 ottobre un brigadiere dei carabinieri, Antonio Milia, è rimasto asserragliato nella stazione dei militari di Asso (Como). Vi si era barricato nel tardo pomeriggio. Stando alle accuse dei magistrati, aveva prima sparato al comandante: il luogotenente Doriano Furceri. Il militare è morto.
All’alba del 28 ottobre uomini dei reparti speciali dell’Arma hanno effettuato un blitz, bloccando il brigadiere. E ritrovando il corpo senza vita del comandante. Nel corso dell’irruzione un militare del Gruppo di intervento speciale (Gis) è rimasto ferito in modo non grave. Il brigadiere, infatti, alla vista di un cane delle unità cinofile, ha sparato colpendo il collega. Milia è stato quindi raggiunto, bloccato e disarmato. Per tutta la notte i carabinieri intervenuti avevano trattato la resa del brigadiere, asserragliato con degli ostaggi dopo aver sparato al comandante della stazione di Asso (Como) in Lombardia. Il militare sarebbe uscito zoppicando prima di essere preso in consegna dai colleghi. Liberi, e illesi, gli ostaggi che si trovavano nella caserma. Si tratta di una donna carabiniere, che ha trascorso la notte chiusa in una camerata, e delle famiglie degli altri militari, che si trovavano negli alloggi di servizio, a distanza dall’assalitore.
Lombardia, assalto ad Assago
Nella pomeriggio di ieri 27 ottobre un uomo di 46 anni, Andrea Tombolini, ha accoltellato a caso diverse persone nel centro commerciale Milano Fiori di Assago, a Milano. Secondo l’Ansa ha afferrato un coltello dall’espositore all’interno del supermercato Carrefour e, senza alcun preavviso, ha iniziato a colpire persone a caso. Ha ucciso un dipendente trentenne della catena di grande distribuzione e ha ferito gravemente altri 4 cittadini che non sarebbero in pericolo di vita. La vittima è Luis Fernando Ruggieri, 47 anni, riporta il Corriere della Sera. Di origini boliviane, Ruggeri era è uno dei capi dell’area casse. Ha subito ferite profonde al torace ed è morto durante il trasporto in elisoccorso all’ospedale. I soccorritori hanno trasportato in ospedale in codice rosso 3 dei 4 feriti. Le persone coinvolte dall’attacco hanno dai 28 agli 81 anni.
L’aggressore avrebbe alle spalle un periodo di ricovero nel reparto di psichiatria di un ospedale della Lombardia. E un ritorno in ospedale lo scorso 18 ottobre per aver inferto a se stesso ferite al volto e al cranio, colpendosi a pugni da solo. Nella notte il pubblico ministero milanese Paolo Storari ha interrogato a lungo l’uomo, sotto accusa per omicidio e tentato omicidio plurimo. “Urlava e basta“, ha detto Massimo Tarantino, ex calciatore dell’Inter che assieme agli addetti alla sicurezza del supermercato e ad altri clienti ha bloccato l’accoltellatore consegnandolo ai militari della stazione di Corsico.
In Lombardia i carabinieri del comando provinciale di Milano stanno lavorando per ricostruire la dinamica, ma per ora escludono che possa esserci una matrice terroristica alla base del gesto. Più probabile che l’uomo abbia colpito in preda a una crisi psichica esplosa all’improvviso. Tra i feriti anche Pablo Marì, calciatore spagnolo del Monza, che stava facendo la spesa con moglie e figlio. Raggiunto da un fendente alla schiena, non avrebbe subito danni preoccupanti.