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Meteo, l’inverno resta lontano: caldo a novembre e pioggia a dicembre

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Le previsioni meteo indicano temperature calde sopra la media stagionale per altri due mesi in tutta Italia. Il 2022 si chiuderà poi con un dicembre piovoso. Si dovrà aspettare gennaio perché le temperature scendano e ci sia un autentico freddo invernale.

Le anomalie che accompagneranno i prossimi due mesi si devono principalmente all’arrivo de La Nina. Si tratta del fenomeno meteo che interessa tutte le regioni del Pacifico fino alla regione indiana, l’Africa e l’Atlantico e che nei due anni passati ha reso più frequenti le precipitazioni nell’area del Mediterraneo tra fine autunno e inizio dell’inverno. “Mentre a novembre le precipitazioni saranno nella media stagionale, dicembre sarà molto più piovoso” ha detto Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, che riunisce Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Elaborate sulla base dell’andamento climatico del periodo fra il 1981 e il 2010, le previsioni stagionali del consorzio Lamma indicano per novembre e dicembre una situazione meteorologica molto diversa rispetto a quella di ottobre.

Foto Twitter @MeteoNotizie

Una fase caratterizzata da anticicloni su Mediterraneo e parte dell’Europa continentale, assenza di correnti fredde provenienti dalle regioni polari e precipitazioni molto scarse. A cambiare le cose è arrivata innanzitutto La Nina, che trascina con sè le piogge. Contemporaneamente passano da positivi a negativi i principali indici utilizzati per le previsioni stagionali: il primo è la North Atlantic Oscillation (Nao) utilizzato in inverno per prevedere la situazione sul Nord Atlantico e le incursioni di aria fredda dai Poli verso le latitudini medie.

Meteo, novembre e dicembre

Il secondo è l’Arctic Oscillation Index (Ao), che misura lo stato del vortice polare, ossia dell’area di bassa pressione che si trova sull’Artico. Un fattore meteo determinante per le condizioni meteorologiche nell’emisfero settentrionale. Alla luce di questa situazione, i modelli indicano una maggiore frequenza di zone di alta pressione sull’Atlantico, in particolare tra medio Atlantico, Isole Britanniche e Mare del Nord, e sui Balcani.

Foto Twitter @ilSalvagenteit

Tra questi due due blocchi anticiclonici, dovrebbero inserirsi masse d’aria più fresca e instabile. In questo contesto a novembre e a dicembre dovrebbero prevalere venti come scirocco e libeccio e temperature superiori alla media stagionale, soprattutto al Centro-Sud. Se a novembre i giorni piovosi saranno superiori alla norma meteo soprattutto nelle regioni nord-occidentali, a dicembre le piogge si annunciano superiori alla media stagionale su tutto il Centro Nord. Mentre nelle regioni meridionali dovrebbero essere nella media stagionale. Tutto dovrebbe tornare nella norma a gennaio, anche se gli esperti meteo del Lamma rilevano che al momento c’è un’elevata incertezza dovuta alla posizione dei blocchi anticiclonici e all’andamento del vortice polare.

Foto Twitter @vigilidelfuoco
Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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