Foto Ansa/Ettore Ferrari
L’ex ministro degli Esteri, Luigi di Maio, non rieletto in Parlamento alle ultime elezioni politiche del 25 settembre scorso, potrebbe presto tornare protagonista.
Per lui si profila un ruolo di ‘ambasciatore‘ internazionale, per conto dell’Unione europea, in qualità di inviato per il Golfo Persico. Il tema però sarebbe specifico. Di Maio dovrebbe cioè intessere relazioni diplomatiche, e portare a casa contratti, sulle forniture di gas e idrocarburi di cui l’Europa, alle prese con le conseguenze della guerra in Ucraina, ha disperato bisogno. L’indiscrezione che circola nei palazzi della politica, se confermata, rimetterà in gioco l’ex ministro degli Esteri di Mario Draghi e Giuseppe Conte.
E ciò a meno di due mesi dal fallimento elettorale di Impegno Civico, il partito personale dell’ex capo politico dei Cinque Stelle, creato dopo la scissione dal M5S. Alle elezioni dello scorso 25 settembre Impegno civico ha raccolto lo 0,6% dei voti e ha eletto un solo parlamentare: Bruno Tabacci. Il 7 ottobre Tabacci ha dichiarato conclusa l’esperienza del partito. Il 22 ottobre Di Maio ha rassegnato le dimissioni da segretario.
Adesso, venti giorni dopo, il nome di Di Maio sarebbe al vaglio delle istituzioni di Bruxelles con altri 3 nomi, secondo i rumors. Un impegno di prestigio e molto delicato, quello che l’ex titolare della Farnesina potrebbe ricoprire. Proprio in vista dei confronti chiave sul tema dell’energia e dell’approvvigionamento di gas dei Paesi Ue. Di Maio, che nel 2018 aveva guidato il Movimento Cinque Stelle alla vittoria delle elezioni politiche – M5S raccolse un clamoroso 33% delle preferenze – ormai è fuori dal Parlamento italiano. Il 25 settembre scorso nel collegio uninominale di Napoli lo ha sconfitto Sergio Costa, il candidato pentastellato ed ex ministro dell’Ambiente nei Governi Conte I e II. Collega, dunque, dello stesso Di Maio.
Dopo le elezioni Luigi Di Maio ha lasciato la guida di Impegno civico, ha cancellato alcuni dei suoi profili social e ha salutato i funzionari e i dipendenti della Farnesina con un lungo post su Instagram. “La politica estera oggi incide sempre di più sulla vita quotidiana dei cittadini e deve essere in grado di interpretare i cambiamenti” ha scritto il 28 ottobre l’ex ministro. Una frase che riletta alla luce delle indiscrezioni delle ultime ore sembra quasi anticipare, fra le righe, un nuovo tragitto istituzionale per l’ex ministro. Un peso decisivo per il futuro di Di Maio nell’Unione europea lo avrà l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. Quest’ultimo aveva lodato Di Maio per il lavoro alla Farnesina solo poche settimane fa. Una ‘benedizione’ in vista di un incarico?
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