Marea record a Venezia ma il Mose funziona e salva la città
Niente acqua alta a San Marco. Le 78 paratoie alle 3 bocche di porto hanno protetto il centro come una muraglia. Allerta anche per i prossimi giorni
Il Mose salva ancora Venezia. L’acqua alta ha sfiorato i 2 metri sul medio mare in Adriatico, al mattino del 22 novembre: un livello record che avrebbe potuto allagare gravemente la città. Gli effetti della marea sono però stati ampiamente mitigati dalle paratoie del Mose, tanto che in San Marco si camminava tranquillamente.
In funzione a varie riprese dal 21 novembre, giorno in cui i veneziani festeggiano la Madonna della Salute, il Mose (Modulo sperimentale elettromeccanico) ha funzionato perfettamente. La differenza è risaltata alle 9.35, scrive La Nuova Venezia, quando alla diga della bocca di porto del Lido la marea ha superato d’un balzo i 180 centimetri, portandosi in poco tempo a 187 centimetri sopra il medio livello del mare. Nello stesso momento a punta della Salute, quindi a due passi da San Marco, si registrava oltre un metro in meno: appena 62 centimetri. Un metro e 25 centimetri di differenza, una tra le quote migliori del sistema in così poco tempo.
Senza il Mose l’82% della città storica sarebbe rimasto pesantemente allagato, con acqua molto alta. Come avvenne nel 2019. Le previsioni davano un picco di 170 centimetri, il terzo per gravità dopo le maree del 4 novembre 1966 (194 centimetri) e del 12 novembre 2019 (187 centimetri). Il Centro maree del Comune sta monitorando la situazione. Il cambiamento del vento da sud a nord, dopo la stasi attuale nelle prossime ore, potrebbe portare, invece che a un abbassamento, a un ulteriore innalzamento del livello dell’acqua in Adriatico. La marea è prevista su livelli eccezionali anche nei prossimi giorni. E il Mose sarà ancora in funzione.
Piazza San Marco questa mattina pochi minuti dopo il picco di marea.
⚠️ Il @CentroMaree informa che domani sono previsti in mare 145 cm alle ore 10:30. Prevista l’attivazione del Mose nelle prime ore del mattino.
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— Comune di Venezia (@comunevenezia) November 22, 2022
Mose, vicenda infinita
Il Mose, sistema di dighe mobili per difendere dal moto ondoso Venezia e la sua laguna, è in costruzione da trent’anni. Dopo infinite traversie la consegna dell’opera, testata e collaudata, avrebbe dovuto avvenire entro il 2021 ma la data è slittata al 2023. Il meccanismo delle 78 paratoie mobili si distribuisce su 4 barriere alle tre bocche di porto della laguna di Venezia: Chioggia, Malamocco e Lido–Treporti e Lido–San Nicolò. Lo si è messo alla prova, con successo, per la prima volta il 3 ottobre 2020.
L’acqua alta a Venezia
I ritardi nel completamento del Mose a Venezia stanno facendo scontare alla città grossi problemi di alta marea. A pochi giorni dal Ferragosto di un anno fa l’acqua alta fece irruzione in città nemmeno fosse novembre. San Marco e il centro andarono sotto di quasi un metro. Era la prima volta che accadeva in piena estate. Il Comune di Venezia registrò 98 centimetri a Punta della Salute, lato Canal Grande. E 99 centimetri a Punta Salute, lato Canale Giudecca. Ma anche un livello di ben 100 centimetri al Lido. Si tratta di altezze d’acqua che avevano sommerso Piazza San Marco, uno dei punti più bassi della città. E solo perché il Mose non era entrato in funzione.