Juventus, crolla l’era Agnelli. Gli ultras: “Ora via anche Allegri”
Dimissioni in blocco del Cda dopo le inchieste della Procura. Ferrero presidente, con lui Arrivabene e Scanavino
Juventus anno zero. L’intero Consiglio di amministrazione del club calcistico più famoso d’Italia ha rassegnato le dimissioni.
Andrea Agnelli lascia: il nuovo presidente è Gianluca Ferrero. La decisione delle dimissioni in blocco è stata presa all’unanimità e deriva dal coinvolgimento nell’indagine Prisma della procura di Torino che ha passato al setaccio i conti del club bianconero. Le accuse sono di falso in bilancio. Non mancano contestazioni dalla Consob, la Commissione di controllo della Borsa.
Juventus, Agnelli addio
Andrea Agnelli lascia dunque la presidenza della Juventus dopo 12 anni. In bacheca 9 scudetti consecutivi, altri trofei, due finali di Champions, un colpo clamoroso come l’ingaggio di Cristiano Ronaldo. E poi la parabola discendente con l’inchiesta sui bilanci, nel mirino dei magistrati, manovre sugli stipendi e le plusvalenze. Le critiche della Consob. Un periodo tormentato, con i conti della Juventus pesantemente in rosso: 253 milioni di passivo quest’anno dopo la perdita di 209 milioni dell’esercizio precedente. Ma anche molto amaro sul campo con la squadra eliminata dalla Champions League già nella fase a gironi. E oggi lontanissima dalla capolista Napoli in campionato.
Chi è il nuovo presidente
Ad Agnelli subentra Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società. È lui l’uomo che Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la Juventus, indicherà come presidente della società bianconera. Ferrero – spiega Exor – possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie. Oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l’incarico. Exor comunicherà la lista completa dei candidati per il rinnovo del Cda della Juventus entro i termini di legge: 25 giorni prima dell’assemblea del 18 gennaio 2023.
Come è maturata la decisione
La decisione del Consiglio di amministrazione di lasciare in blocco è maturata al termine di una lunga riunione il 28 novembre alla Continassa, il centro sportivo della Juventus. Troppo pesanti i rilievi dei magistrati di Torino, che chiamano in causa una gestione economico-finanziaria e amministrativa del club che, secondo loro, è quantomeno opaca. Senza dimenticare la protesta dei tifosi bianconeri, critici verso la dirigenza soprattutto per la scelta di riaffidare la squadra al tecnico di Livorno Massimiliano Allegri.
Juventus, nomi vecchi e nuovi
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è quella delle accuse della Procura di Torino e delle osservazioni della Consob. Da lì è cominciata la lunga riflessione che ha portato il presidente Andrea Agnelli e il Cda a presentare le dimissioni in blocco. Si apre quindi una nuova era nella storia della Juventus. Se nel passaparola dei tifosi prendono quota i nomi di Del Piero e Chiellini, mentre crescono le voci su un ruolo per Alessandro Nasi, il primo passo è la nomina di Maurizio Scanavino direttore generale. Un incarico che gli ha conferito il Cda dimissionario “al fine di rafforzare il management della società“. Della vecchia guardia resta adesso soltanto l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, fino al 18 gennaio 2023, data in cui si riunirà l’assemblea degli azionisti per il varo del nuovo Consiglio di amministrazione.
Agnelli: “Non c’è più compattezza“
Dal canto suo Andrea Agnelli ha messo il dito nella piaga esplicitamente in una lettera aperta diffusa in serata del 28 novembre nel pieno del ciclone. “Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale” ha scritto l’ex presidente della Juventus. “In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni. Stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità a una nuova formazione di ribaltare quella partita“.
Esultano gli ultras della Juventus
“Finalmente una buona notizia“. “Torneremo belli come eravamo. Avanti Curva Sud“. E ancora: “Finalmente tutti fuori ora aspettiamo le dimissioni di Allegri. Torneremo“. Corre sulle pagine social degli ultras Curva Sud Juventus lo stato d’animo della tifoseria bianconera dopo la notizia delle dimissioni del Cda e del presidente Andrea Agnelli. Tra le frange più oltranziste della tifoseria dell’Allianz Stadium e il club da tempo non corre buon sangue.
Specie dopo che la Juve aveva segnalato alle forze dell’ordine gli atteggiamenti violenti di alcuni gruppi ultras, finiti poi nell’inchiesta Last Banner che ha portato alla condanna dei leader storici proprio della Sud. Sulla pagina ufficiale degli ultras, scrive l’Ansa, è apparsa in queste ore solo una foto con il settore al completo e striscioni come Drughi e Tradizione. Sotto i commenti, a decine, in cui viene rimarcato il fatto che senza il presidente Agnelli ora si potrà tornare in curva.