Appare a Milano una “Statua della Libertà” con il volto di Putin
A rivendicare l'installazione l'artista Dicò che ha confermato la paternità dell'opera
Apparsa nella mattina di oggi 1° dicembre a Milano una Statua della Libertà che presenta il volto di Vladimir Putin. A rivendicare la paternità dell’opera l’artista Dicò che ha confermato di essere il creatore dell’installazione anche dal suo profilo social.
Milano in Moscova si è svegliata con una grande novità artistica nella mattinata del 1° dicembre 2022. Al centro di Largo La Foppa, è comparsa una particolarissima statua altra più di 2 metri e mezzo e raffigurante una rappresentazione della Statua della Libertà piuttosto singolare. Infatti, l’iconico simbolo di New York è apparso di colore fucsia, con macchie di vernice ovunque e un dettaglio particolare: il suo volto non è quello della Dea Ragione. Ad essere raffigurato è Vladimir Putin che, nella mano destra al posto della fiaccola, tiene una pistola puntata al cielo.
Il significato della Statua della Libertà a Milano
A rivendicare l’opera l’artista pop art Dicò che ha pubblicato delle foto della statua sul suo profilo Instagram. Agli scatti avrebbe poi aggiunto un commento che rivela il significato dell’installazione stessa. “It always seems impossible until it’s done. Freedom in not a gun“. La prima parte della frase è un omaggio a Nelson Mandela, Premio Nobel per la Pace: “Sembra sempre impossibile, finché non viene fatto“. La seconda parte del commento, invece, sono parole dell’artista che vuole evidenziare come, spesso, la libertà sia vittima di strumentalizzazioni per giustificare le guerre: “La Libertà non è una pistola“.
Successivamente l’artista si è presentato a Largo La Foppa dove ha firmato l’opera. Dicò si è poi spostato vicino a Moscova per l’inaugurazione della sua nuova galleria temporanea in Corso Garibaldi all’angolo con Via Palermo. La galleria sarà aperta al pubblico per tutto il mese di dicembre. E dopo la presentazione ufficiale in piazza, l’opera della Statua della Libertà con il volto di Putin sarà trasferita all’interno della galleria. Con la suggestiva Statua della Libertà Dicò si fa portavoce di temi di denuncia sociale, utilizzando l’arte come strumento, allo stesso modo di diversi altri artisti di fama mondiale. La guerra in Ucraina ha trovato l’attenzione, infatti, anche di un altro artista di pop art, aleXsandro Palombo che ha realizzato per le strade di Milano i murales dal titolo Il suicidio dello Zar Putin.
L’artista e le sue opere
Con il suo debutto a Milano Enrico Dicò prosegue il suo tour mondiale che, passando da Roma, è arrivato anche a Miami e Dubai. Opere che hanno attraversato anche case e collezioni private di tantissime star di Hollywood. Negli ultimi anni l’artista è divenuto un punto di riferimento internazionale della pop art con la sua particolare tecnica di combustione, che gli è valsa oltreoceano la denominazione di The Fire Artist. Come chiarisce una nota stampa ufficiale, questa tecnica si basa sull’accostamento tra stampe, materiali rinvenuti dai contesti urbani ed elementi appartenenti a icone mondiali dell’immaginario neo-pop.
Tra i protagonisti delle opere di Dicò Gandhi e Popeye, ma anche Joker, Marilyn Monroe, David Bowie e Albert Einstein. Con la tecnica di combustione e l’inserimento di luci a led, le opere sono tutte in grado di restituire un effetto unico e dinamico. Effetto che ha colpito l’attenzione di diversi collezionisti e star (dal calibro di Morgan Freeman, Dustin Hoffman, Lionel Richie, Sylvester Stallone, Penelope Cruz, Javier Bardem, Keanu Reeves) che hanno voluto un’opera di Dicò tra le proprie collezioni. E anche Papa Francesco ha ricevuto dalle mani di Dicò un’interpretazione suggestiva del Cristo.