Frappart e le altre, primi arbitri donna ai Mondiali
Stéphanie Frappart al debutto in Costa Rica-Germania. In Qatar anche Salima Mukansanga e Yoshimi Yamashita
Stéphanie Frappart sempre più nella storia: il 1 dicembre dirigerà Costa Rica-Germania in Qatar, prima donna ad arbitrare un match ai Mondiali di calcio.
Non solo le polemiche per i diritti umani violati, dunque, per la prima competizione planetaria ospitata da un paese arabo. Se infatti continuano le discussioni e le accuse al Qatar come paese di negazione dei diritti, di discriminazione per le donne e le minoranze, per la comunità gay lesbica e transgender, la giornata di oggi resterà esemplare per la presenza di Stéphanie Frappart. Almeno sul piano sportivo. E, forse, contribuirà a riscattare almeno in parte, agli occhi di molti appassionati di calcio in tutto il mondo, il ‘buon nome’ della Fifa, la Federazione del football planetario.
Un nome, quello della Fifa, molto appannato proprio in relazione ai Mondiali in corso in Qatar. Competizione che, secondo inchieste giornalistiche – come su Die Zeit in Germania o Report in Italia – l’Emirato avrebbe ‘comprato‘. O corrompendo i vertici del calcio o comunque intessendo astutamente relazioni basate sul fatto che l’Occidente ha bisogno delle sue riserve di gas naturale.
Tra calcio e politica
La scaltrezza politica della Fifa, dunque, espone il suo emblema più bello proprio sui campi da gioco qatarioti. Ma Stéphanie Frappart è un arbitro talentuoso e il record che raggiungerà il 1 dicembre arbitrando Costa Rica-Germania (ore 20) è in primo luogo merito suo. Ad assisterla in campo ci saranno altre due donne: la brasiliana Neuza Back e la messicana Karen Diaz Medina. Il quarto ufficiale sarà l’honduregno Said Martinez.
Chi è Frappart
Stéphanie Frappart, 38 anni, della Val-d’Oise, a Nord di Parigi, ha giocato a calcio prima di scegliere, appena 18enne, l’arbitraggio. È stata la prima donna a dirigere una partita internazionale: la Supercoppa tra Liverpool e Chelsea, il 14 agosto 2019. Così come la prima a fischiare in Champions League, nel 3 a 0 della Juventus contro la Dinamo Kiev, il 2 dicembre 2020 a Torino. È stata inoltre la prima, nel marzo 2021, ad arbitrare una gara valida per le qualificazioni alla Coppa del Mondo (Paesi Bassi-Lettonia), fino allo scorso maggio quando ha arbitrato la finale della Coppa di Francia.
Ai Mondiali 3 donne arbitro
Ma in Qatar non arbitrerà una donna soltanto sui campi infuocati del deserto. In realtà dopo 92 anni e 22 edizioni dei Mondiali di calcio, sono proprio quello più discusso a schierare tre fischietti al femminile (su 36). Oltre alla Frappart ci sono la ruandese Salima Mukansanga – prima arbitra in Coppa d’Africa – e la giapponese Yoshimi Yamashita – prima a dirigere gare della Champions d’Asia. A completare la squadra, poi, anche tre guardalinee: la brasiliana Neuza Back, la messicana Karen Diaz Medina e la statunitense Kathryn Nesbitt. Come detto, le prime due saranno in campo il 1 dicembre per affiancare nella direzione di gara proprio Stéphanie Frappart. A scegliere questi nomi femminili, comprese ovviamente le altre due arbitre Salima Mukansanga e Yoshimi Yamashita, oltre alla Frappart, è stato il responsabile degli ufficiali di gara della Fifa: Pierluigi Collina. Come molti ricorderanno, è l’arbitro italiano fuoriclasse che diresse anche la finale dei Mondiali 2002 vinti dal Brasile di Ronaldo contro la Germania.