Al Teatro Cilea di Napoli andrà in scena lo spettacolo Ci vuole orecchio con cui Elio reinterpreta Enzo Jannacci. Un lungo viaggio musicale a cui il pubblico potrà assistere venerdì 2 dicembre, e in replica sabato 3 e domenica 4 dicembre. Lo spettacolo permetterà di dar vita ad un inatteso incontro musicale tra il cantante-chirurgo milanese Enzo Jannacci ed un altro milanese doc: Elio. La voce della storica band Elio e Le Storie Tese si esibirà sul palco con canto e recitazione.
Elio, però, non sarà l’unico protagonista indiscusso a dominare il palcoscenico. Con la regia, e drammaturgia, di Giorgio Gallione e gli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, troviamo anche Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono e Giulio Tullio al trombone. Sul palco, dunque, il cantante si lascerà accompagnare da questi cinque musicisti con cui darà vita ad un’insolita e bizzarra carovana sonora dedicata a Jannacci. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due artisti “sconfinati” come il loro repertorio umano e musicale.
Il tutto sarà arricchito da scritti e pensieri di altri ospiti reali o immaginari. Amici di “schizzo” Jannacci, che passeranno da Michele Serra ad Umberto Eco, passando per Dario Fo, Marco Presta e Francesco Piccolo. Ci Vuole Orecchio si presenta come uno show giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria“. Nel raccontare il proprio spettacolo Elio ha chiarito che non si tratta di un omaggio, ma di “una ricostruzione di quel suo mondo di nonsense, comico e struggente“. Il pubblico così diventerà partecipe di un viaggio dentro le epoche di Jannacci, all’interno dei suoi cambiamenti, dal momento che non è stato un artista sempre uguale a se stesso.
Elio fa rivivere Enzo Jannacci: l’appuntamento a teatro con la musica del “poetastro”
Enzo Jannacci, il “poetastro” come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana. Nessuno, dunque, avrebbe potuto farlo rivivere meglio di Elio. Entrambi gli artisti, infatti, sono in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: l’allegria e la tristezza, la tragedia e la farsa, la gioia e la malinconia. Popolari ed anticonformisti allo stesso tempo, i due artisti sono accomunati da ben più che il semplice gusto musicale. Tra i brani che Elio porterà sul palco del Teatro Cilea troviamo alcuni classici tra cui La luna è una lampadina, Parlare con i limoni, Quando il sipario calerà.
Lo spettacolo sarà un po’ circo, un po’ teatro canzone, con una band di cinque musicisti che permetterà ad Elio, filosofo dell’assurdo e performer eccentrico, di surfare sul repertorio dell’amato Jannacci. La sua storica canzone d’autore, che raccontava la Milano delle periferie degli Anni Sessanta e Settanta, ritornerà a mostrare quel Comico che, anche in musica, non è un ingrediente ciecamente spensierato, ma un potente strumento dello spirito di negazione. Sovversione del senso comune, mondo alla rovescia, ludica aggressione alla noia e ai linguaggi standardizzati: una musica che non finisce ancora oggi di generare dubbi.