Gianni Versace, un mito della moda che vive ancora oggi
Tra i più grandi stilisti mondiali, una vita entrata nella leggenda
Tra gli stilisti più rivoluzionari di tutti i tempi, capace di stravolgere il mondo della moda. Gianni Versace ha avuto un’esistenza davvero intensa e fuori dal comune.
Una vita vissuta sempre al massimo, terminata però con un brutale omicidio. Proprio oggi, 2 dicembre 2022, avrebbe compiuto settantasei anni e noi vogliamo omaggiarlo ripercorrendo la sua strabiliante carriera.
Gianni Versace: da Reggio Calabria alla conquista del mondo
Nasce a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946. E’ il secondo di tre fratelli: nel mezzo tra Santo e Donatella Versace. Gianni ha i primi contatti con il mondo della moda da ragazzino, muove i suoi primi passi nell’atelier della madre, sarta professionista. Nel 1972, a venticinque anni, Gianni Versace si trasferisce a Milano per lavorare come disegnatore d’abiti, creando le prime collezioni per Genny e Callagh. Il successo non tarda ad arrivare. Nel 1978 fonda con il fratello Santo e Claudio Luti la Maison. Sempre nello stesso anno Versace debutta al Palazzo della Permanente con la prima collezione donna firmata con il suo nome. Con la sua esaltazione del corpo glamour all’ennesima potenza segnerà profondamente gli Anni Ottanta e Novanta. Al suo fianco, ben presto, troveremo anche sua sorella Donatella che, in breve tempo, diventa essa stessa ambasciatrice del mondo Versace, e traghetterà nel nuovo millennio l’azienda di famiglia.
I successi
Nel 1982 vince l‘Occhio d’oro come migliore stilista, prima di una lunga serie di riconoscimenti nella sua carriera. In questo periodo Versace introduce quegli elementi metallici che diventeranno poi un classico della sua produzione. Contemporaneamente avvia una lunga serie di collaborazioni con l’ambiente del teatro; disegnando infatti i costumi per i più celebri balletti mondiali. Lancia anche il suo profumo Versace l’Homme. Proprio a Parigi, in occasione della presentazione europea della fragranza, alla mostra di arte contemporanea vengono esposti lavori di artisti internazionali legati al nome di Versace, e allo stile della sua moda. I giovani sono sempre stati una delle maggiori fonti di ispirazione per Gianni Versace: infatti nel 1983 a Londra Versace interviene a una conferenza sul suo stile, per parlare a un vasto gruppo studenti e presentare la mostra Arte e Moda. Tutto il mondo ben presto inizia ad accorgersi di lui.
Le creazioni sexy di Gianni Versace
Gli Anni Novanta guardano al minimalismo e Gianni Versace dona la sua visione: la moda ripulita da stampe e colori, propone il nero totale. Ben lontano dall’austerità, realizza una collezione post punk, dove l’assenza del colore è dominata da dettagli bondage e spille da balia XL. È il 1992: questo stile carico di sessualità, accompagnerà la rinascita di Lady D dopo il divorzio dal Principe Carlo. A consacrare la creatività sul red carpet internazionale è Elizabeth Hurley quando, nel 1994, in occasione della première del film Quattro matrimoni e un funerale, accompagna l’allora fidanzato Hugh Grant con indosso una delle creazioni Versace che è passata alla storia come il pin dress. Il giorno dopo Elizabeth, vestita con il sensuale tubino nero è su tutti i giornali. È il potere ammaliante della Medusa. È il mito di Gianni Versace.
L’assassinio di Gianni Versace
Gianni Versace aveva una villa strabiliante a Miami Beach – Casa Casuarina – davanti alla quale fu assassinato la mattina del 15 luglio 1997 con due colpi di pistola. I primi a soccorrerlo furono il suo compagno, Antonio D’Amico e l’amico Lázaro Quintana. Dell’assassinio, senza movente, fu incolpato Andrew Cunanan, tossicodipendente, dedito alla prostituzione omosessuale, sospettato di aver assassinato in precedenza altre persone, e per questo da tempo ricercato. Un epilogo triste a cui però non si verrà mai a capo.
L’omaggio allo stilista con un film in arrivo
Parte dalla Calabria Film Commission la volontà di realizzare un film che renderà omaggio alla vita e al genio di Gianni Versace. Ad annunciarlo è lo stilista Anton Giulio Grande che succede come Commissario Straordinario della Calabria Film Commission a Gianni Minoli. “Tra i nostri progetti futuri auspichiamo – spiega Grande – anche la possibilità di un importante omaggio al genio di Gianni Versace, destinato sia al cinema sia alle serie televisive internazionali. Siamo pronti a ricevere le sceneggiature dalle grandi produzioni sia per il grande schermo, sia per la televisione”. E’ quanto anticipa Anton Giulio Grande alla guida di una delle più importanti Film Commission d’Italia prima dell’imminente uscita del bando a sostegno delle opere cinematografiche più meritevoli che una speciale commissione avrà il compito di vagliare le opere.