La star del basket Brittney Griner è libera: scambio di prigionieri fra Usa e Russia
A Mosca è rientrato invece il trafficante d'armi Viktor Bout. Ma Biden vuole indietro anche l'ex marine Paul Whelan
La cestista americana Brittney Griner torna a casa. Arrestata in Russia e condannata a 9 anni di carcere per possesso di droga, adesso è libera. La Russia l’ha rilasciata grazie a uno scambio di prigionieri che ha coinvolto il trafficante internazionale d’armi russo Viktor Bout. Quest’ultimo era detenuto negli Stati Uniti da tempo.
Lo scambio di prigionieri si è svolto all’aeroporto di Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, oggi 8 dicembre. Di un possibile scambio tra i due prigionieri, Griner e Bout, si era già parlato nel corso dell’estate. La Casa Bianca aveva chiesto il silenzio stampa, in modo da non compromettere la trattativa tra le parti. Nell’ambito dello scambio che poi è avvenuto avrebbe dovuto comparire anche un altro prigioniero americano, l’ex marine Paul Whelan. Arrestato nel 2108 a Mosca, Whelan è stato condannato nel 2020 a 16 anni di carcere per spionaggio. Accuse che secondo gli Usa sono completamente false.
Griner, Biden esulta
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato la liberazione della stella del basket sui social con alcuni post. Su Twitter ha scritto: “Pochi istanti fa ho parlato con Brittney Griner. È al sicuro. È in aereo e sta tornando a casa“.
Moments ago I spoke to Brittney Griner.
She is safe.
She is on a plane.
She is on her way home. pic.twitter.com/FmHgfzrcDT— President Biden (@POTUS) December 8, 2022
Il presidente ha pubblicato anche due foto che ritraggono Biden con la moglie della cestista, Cherelle Griner, mentre insieme parlano al telefono con Brittney e si abbracciano. “Abbiamo riportato a casa Brittney, ma non ci siamo dimenticati di Paul Whelan” ha detto poi lo stesso Biden in una conferenza stampa, subito dopo l’annuncio via social.
Il capo della Casa Bianca ha aggiunto: “Non ci arrenderemo mai nel cercare di ottenere il rilascio di Whelan. I negoziati sono sempre difficili, ma il mio compito è quello di proteggere tutti gli americani in qualunque parte del mondo. Oggi sono felice di aver raggiunto questo risultato.” Sorridente ed emozionata, la moglie di Brittney Griner, Cherelle. Durante la conferenza stampa alla Casa Bianca ha preso la parola subito dopo il presidente. “È una giornata bellissima per me e la mia famiglia” ha detto. “Sono grata al presidente e all’amministrazione Biden“.
L’arresto, le accuse, la condanna
Brittney Griner si trovava dal mese di novembre in una colonia nella regione della Mordovia, nella Russia orientale europea. Dal mese di agosto i giudici di Khimki, alla periferia di Mosca, l’avevano condannata a 9 anni. A difesa della Griner era intervenuto il presidente Joe Biden. “La Russia detiene” Griner “ingiustamente. È inaccettabile e chiedo di rilasciarla immediatamente” aveva dichiarato Biden dopo il processo. Considerata una delle migliori giocatrici di basket del mondo, era finita agli arresti in Russia lo scorso febbraio, una settimana prima che Putin ordinasse l’invasione dell’Ucraina, con l’accusa di possesso e traffico di droga. Le avevano trovato olio di cannabis nel bagaglio.
Perché Griner andò in Russia
Griner era andata in Russia durante la pausa tra una stagione e l’altra della Wnba, in America, per giocare con l’Ummc di Ekaterinburg. La polizia l’aveva bloccata all’aeroporto perché in valigia aveva due cartucce per sigaretta elettronica a base di olio di cannabis, pari a meno di un grammo complessivo. Una modica quantità per alleviare il dolore da lesioni croniche. Negli Stati Uniti tale sostanza è legale, in Russia no. Due volte campionessa olimpica con gli Usa, la 31enne si era dichiarata colpevole. Aveva però affermato di aver inavvertitamente portato la sostanza con sé, rifiutando l’accusa di traffico di stupefacenti.