Papa Francesco, Angelus 8 dicembre: nuovo appello per l’Ucraina nella festa dell’Immacolata
In questa celebrazione solenne il Santo Padre torna a rivolgere il suo sguardo alle popolazioni più in difficoltà nel mondo
Dopo la celebrazione della Solennità dell’Immacolata, Papa Francesco torna ad affacciarsi dal balcone del Palazzo Apostolico per la preghiera dell’Angelus. Dopo aver spiegato il Vangelo odierno dedicato all’Annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine e aver intrecciato le sue parole con il significato intenso di questo momento, il Santo Padre rivolge ancora una volta il suo pensiero all’Ucraina.
L’8 dicembre è una giornata solenne per la Chiesa Cattolica, si celebra infatti uno dei dogmi legati a Maria Vergine: l’Immacolata Concezione. In questa occasione il Santo Padre, dopo aver celebrato la Santa Messa, recita l’Angelus (in via eccezionale, non trattandosi infatti di una domenica). Nel messaggio di oggi, Papa Francesco spiega il significato profondo del Vangelo odierno in cui la Chiesa riporta l’Annunciazione da parte dell’Angelo Gabriele a Maria Vergine. Un momento di grazia immensa, così è il saluto dell’Angelo “Piena di grazia“, che ognuno può ritrovare nella sua vita da Cristiano. Al termine della Preghiera, il Pontefice torna a lanciare un nuovo appello per la pace in Ucraina.
Il messaggio di Papa Francesco
La grazia che il Santo Padre riferisce ad ognuno dei Cristiani risiede nel dono del Battesimo. “Pure noi peccatori abbiamo ricevuto un dono iniziale che ci ha riempito la vita, un bene più grande di tutto, abbiamo ricevuto una grazia originaria“. Una grazia di cui, tuttavia, non sempre si è consapevoli. Infatti, pochi ricordano la data del loro Battesimo o percepiscono tale momento come uno dei più importanti per il cammino di un Cristiano. E per cogliere la bellezza di questo momento, il Pontefice ricorda la veste bianca indossata nel giorno in cui si riceve il primo dei Sacramenti. “Essa ci ricorda che, al di sotto del male di cui ci siamo macchiati negli anni, c’è in noi un bene più grande di tutti quei mali che ci sono accaduti“. E prosegue: “Quando le cose non vanno e ci scoraggiamo, quando ci abbattiamo e rischiamo di sentirci inutili o sbagliati, pensiamo a questo, alla grazia originaria. E Dio è con noi, Dio è con me da quel giorno“.
Nella festa dell’Immacolata Concezione, dunque, ritorna il pensiero a questo dono di grazia che tutti i battezzati posseggono. In particolare Maria ricorda il suo “sì“, la sfida continua contro le tentazioni di ogni giorno, contro il male, che costa fatica. “Ma anche per esperienza lo sappiamo, tutti noi: costa fatica scegliere il bene, costa“. E in questo contesto Papa Francesco desidera riportare un esempio preciso ed esorta: “Pensiamo a quante volte l’abbiamo sciupato cedendo alle lusinghe del male. Facendo i furbi per i nostri interessi o facendo qualcosa che ci avrebbe inquinato il cuore. O anche buttando via tempo in cose inutili e dannose, rimandando la preghiera, per esempio, e dicendo “oggi non posso” o dire “non posso” a chi aveva bisogno di noi, quando invece potevamo“.
La preghiera per l’Ucraina
Maria è l’esempio del coraggio, l’esempio della fatica, ma anche l’esempio della fede. Quella grazia che riempie il cuore e permette di affrontare anche i momenti più difficili continuando ad avere fede. E la bellezza dell’Immacolata risiede nel fatto che Ella è consapevole della lotta che ciascuno affronta ogni giorno. Per questo Papa Francesco esorta ad affidarsi a lei. “Maria, l’unica creatura umana senza peccato nella storia, è con noi nella lotta, ci è sorella e soprattutto Madre“. E chiedendo di affidare le preghiere alla Madonna, Papa Francesco rivolge il suo pensiero all’Ucraina. Al termine della preghiera dell’Angelus, il Santo Padre ha voluto, infatti, ribadire che a Dio tutto è possibile, ma che la volontà degli uomini è fondamentale.
Affidandosi ancora all’intercessione di Maria Vergine, il Pontefice chiede: “Ci aiuti la Madonna a convertirci ai disegni di Dio“. In questo modo il Papa affronta il tema del desiderio universale di pace. Annunciando il tradizionale atto di devozione a Santa Maria Maggiore e a Piazza di Spagna, il Santo Padre ha chiesto di unirsi spiritualmente a lui in questo gesto. “Gesto, che esprime la devozione filiale alla nostra Madre, alla cui intercessione affidiamo il desiderio universale di pace, in particolare per la martoriata Ucraina, che soffre tanto“. E prima di salutare Piazza San Pietro gremita di gente, Papa Francesco ricorda le parole dell’Angelo a Maria: “Nulla è impossibile a Dio“. Aggiungendo: “Con l’aiuto di Dio la pace è possibile; il disarmo è possibile. Ma Dio vuole la nostra buona volontà. Ci aiuti la Madonna a convertirci ai disegni di Dio“.