Tempesta polare, gli Usa in ginocchio: decine di vittime
Dai Grandi Laghi al Rio Grande (confine col Messico) forti nevicate, venti gelidi e blackout elettrici. "Si rischia il congelamento in pochi minuti"
La tempesta di neve artica che infuria negli Stati Uniti e in Canada non dà tregua alla popolazione. Si contano almeno 48 vittime del gelo polare che da alcuni giorni sta avvolgendo il Nord America.
Quattro vittime canadesi si sono aggiunte all’ultimo bilancio del disastro quando un pullman si è rovesciato dopo uno sbandamento sulla strada ghiacciata. È avvenuto nella cittadina di Merritt, nella provincia di British Columbia (Canada occidentale).
Negli Stati Uniti i morti finora sono 34 le vittime della tempesta, scrive la Bbc. Lo Stato più colpito è quello di New York, sulla costa orientale. Circa 200mila persone nel pomeriggio del giorno di Natale sono rimaste senza corrente. Un numero notevole sebbene in calo rispetto agli 1,7 milioni delle ore precedenti. Le società elettriche di molti Stati federati degli Usa hanno fatto appello a risparmiare energia. Con il freddo la domanda di energia elettrica e non solo è infatti esplosa e il rischio è di non riuscire a soddisfarla. Nel Tennessee le autorità hanno deciso brevi blackout a rotazione per ridurre i consumi. Migliaia i voli aerei cancellati in tutto il paese.
Buffalo, epicentro della tempesta
La governatrice Kathy Hochul ha schierato la Guardia Nazionale vicino a Buffalo, epicentro della tempesta invernale, per aiutare i soccorsi di centinaia di persone bloccate nelle loro auto. Violando il divieto di guida, molti infatti si sono messi al volante per poi restare bloccati nel maltempo. “In alcune zone, stare all’aperto potrebbe portare al congelamento in pochi minuti“, ha avvertito il National Weather Service (NWS) in un bollettino.
Buffalo harbor ENCAPSULATED IN ICE from the prolific seiche with #blizzard of 2022. Be careful not to bruise your knees if observing this ice! pic.twitter.com/kfFycbZ2u0
— Reed Timmer, PhD (@ReedTimmerAccu) December 25, 2022
E infatti le immagini che arrivano da diverse parti degli Stati Uniti sono incredibili. In particolare nella zona dei Grandi Laghi americani. E nel Michigan, oltre che da Buffalo, dove non solo è caduto più di un metro di neve (ma in quelle zone non è una novità) e sui settori occidentali dello stato di New York. A Buffalo il blizzard (la bufera di neve) e le importanti nevicate hanno creato in alcune zone stalattiti di ghiaccio lunghe anche un metro. Una nuova perturbazione scorrerà però sul Midwest e darà luogo a nevicate fino in pianura, martedì 27 dicembre, su Illinois, Indiana, Ohio, Tennessee e Kentucky.
Uragani di gelo fino al Messico
A fronte di una tempesta che non accenna a diminuire di intensità, il servizio meteorologico ha consigliato a chiunque viaggi o esca di “prepararsi al freddo estremo vestendosi a strati, coprendo la maggior parte possibile della pelle e portando in macchina i kit di sicurezza invernale“. Sempre il National Weather Service fa sapere che una delle situazioni più critiche si è verificata, come detto, a Buffalo.
Lì si sono concentrati venti di uragano e neve che hanno causato condizioni di blocco dei soccorsi: stop a quasi tutti i camion dei pompieri. La tempesta si estende dai Grandi Laghi vicino al Canada al Rio Grande lungo il confine con il Messico. Le vittime che finora ha provocato vivevano in Colorado, Kansas, Oklahoma, Nebraska, New York e altri stati ancora. A Buffalo due giorni di forti nevicate e forti venti hanno creato condizioni che secondo i funzionari locali sono probabilmente le più gravi dal 1977.