2023: che tempo che farà? L’umanità alle prese con il clima
Gli auguri del direttore di VelvetMAG Angela Oliva e la presentazione della copertina di gennaio che è una riflessione sul futuro
Il 31 dicembre è il giorno che saluta l’anno che è stato e da sempre è giornata di bilanci. Il 2022 è stato indiscutibilmente assai impegnativo e lo abbiamo ricordato più volte. Per la guerra in Ucraina, ma anche per il clima del Pianeta. E lo abbiamo visto in questo Natale tropicale appena trascorso. Nell’anno più caldo dal 1800.
Sono tante le preoccupazioni che ci attanagliano: quelle economiche in primis, alimentate ed esacerbate dalla guerra in Ucraina, ma che incombono sulle famiglie come non mai. Quelle dovute al cambiamento climatico, sono passate un po’ in secondo piano. Ma potrebbe essere un tragico errore. Già il clima è sempre più argomento di discussione – e diremmo per fortuna finalmente! – e allora tuona una domanda: “che tempo che farà?”. Confessiamolo, un interrogativo che non ci lascia mai. Da quando la mattina controlliamo le previsioni meteo, oppure progettiamo un’uscita, oppure un sospirato viaggio. E una certezza l’abbiamo: non ci si capisce più nulla il clima è impazzito.
La copertina di gennaio 2023: una riflessione sul clima, sul futuro
Il mio editoriale di fine mese ha tradizionalmente il compito primario di presentare ai lettori la copertina del magazine: oggi tocca alla n.176 per VelvetMAG e ci porta dritti a parlare del nuovo anno: il 2023. La scelta del soggetto è stata quasi dettata dal “Natale paradossale” in termini climatici che abbiamo appena trascorso. Il più caldo dal 1800, come tutto il 2022 che stiamo per lasciarci alle spalle. Festività atipiche in cui in molti non hanno esitato a mettere a mollo i piedi al mare – specie al Sud – e come non mai sono fioccate le foto sulle spiagge al posto delle classiche passeggiate natalizie tutti imbacuccati. Per questo abbiamo scelto una foto che rappresentasse questi paradossi climatici: una palma, pianta desertica, nella neve. Un cortocircuito, nello scatto di Antonio Martello, fotografo che spesso sotto la mia direzione ha prestato il suo sguardo per cogliere le tendenze del mondo.
Spesso abbiamo affrontati i temi legati all’ambientalismo, all’inquinamento, a quello che è giusto fare per contribuire con i nostri comportamenti a migliorare la vita di tutti gli esseri viventi. Lo abbiamo fatto sia su questo magazine, che sul nostro blog dedicato www.biopianeta.it, come pure su quello che si interessa degli amati pets. Continueremo a farlo soprattutto dando spazio al prezioso contributo dei Friday for the Future di Greta Thunberg, come le iniziative in materia ad esempio dei reali inglesi, Carlo e William su tutti.
Auguri per il 2023… direttamente dal “Magnifico”
Ma l’ultimo editoriale dell’anno è anche quello che serve al direttore per fare gli auguri ai lettori per l’anno che verrà. Il primo gennaio del 1449 nasceva Lorenzo di Piero de’ Medici, detto il Magnifico, il più famoso dei signori di Firenze, che governò dal 1469 alla morte nel 1492. Scrittore, mecenate, poeta e umanista, simbolo assoluto del Rinascimento – e forse di questo avremmo bisogno più di tutto nel 2023, di augurarci un Nuovo Rinascimento – incarnazione del principe umanista, ago della bilancia della politica italiana. Trattato come un sovrano da tutti, anche senza esserlo, forse per la corte di intellettuali da Poliziano, a Ficino, passando per Pico della Mirandola; come di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo, che regalò alla storia e all’umanità tutta. E per salutare l’anno passato e propiziarci il nuovo ho scelto alcuni suoi versi tratti dalla Canzona de’ sette pianeti:
Orsù! Seguiam questa stella benigna,
o donne vaghe, o giovinetti adorni:
tutti vi chiama la bella Ciprigna
a spender lietamente i vostri giorni,
senz’aspettar che ‘l dolce tempo torni,
ché, come fugge un tratto, mai non riede.
Buon 2023… e più che mai che sia lieve per noi e per il Pianeta!