Choker, la storia dell’accessorio simbolo degli Anni Novanta
Il collarino di gran moda durante le feste e non solo
Tempo di festa e di accessori glamour da sfoggiare, tra questi il choker. Ma da dove deriva questo trend? La moda di indossare il collarino, detto appunto “choker”, inizia fin dal XVIII secolo in Francia. I figli dei nemici della Rivoluzione organizzavano delle feste, chiamate “balli delle vittime”, in cui indossavano un laccetto stretto al collo a simboleggiare la decapitazione dei loro cari.
Tra le addicted dei collarini c’era persino Anna Bolena. La Sovrana venne fatta decapitare proprio al termine di uno dei suoi più famosi ritratti, in cui indossa un collarino di perle con una grande B al centro.
Choker un must dalle prostitute alle ballerine
Nella prima metà dell’Ottocento, il laccetto al collo veniva principalmente indossato dalle prostitute. Queste lo sfoggiavano rigorosamente nero, senza fermaglietto, ma semplicemente annodato con un fiocco. Ciò lo dimostrerebbe il celebre dipinto Olympia di Édouard Manet. Un olio su tela, esposto al Musée d’Orsay di Parigi, che ritrae una donna completamente nuda, su un letto disfatto, ornata solo da un bracciale e da un sottile collarino di velluto con una perla a goccia. Nel periodo vittoriano, invece, il choker era scelto dalle signore meno ricche che non potendo permettersi gioielli preziosi utilizzavano un semplice nastro di velluto con un ciondolo.
Il cocker è poi rientrato nella moda accettata dalla nobiltà e divenne un accessorio tipico anche delle ballerine di danza classica. Alla fine degli Anni Quaranta ci pensò nientemeno che Cenerentola a portare alla ribalta il famoso collarino. In questo periodo popolarità del choker è innescata ancora una volta e, dato che la tendenza si è evoluta in un simbolo di potere, le donne in tutto il mondo usavano decorare i loro girocolli in velluto con cammei, pizzi, perle e diamanti. Arrivando al periodo attuale troviamo Uma Thurman e Natalie Portman a far diventare nuovamente un simbolo il cocker, grazie alle loro parti rispettivamente in Pulp Fiction e Léon.
Una collana che ha fatto storia
Liz Taylor ne ricevette uno di Van Cleef & Arpels, preziosissimo, con una testa di leone. Lady Diana ne aveva almeno due: uno con sette fili di perle e uno zaffiro centrale che continuò a indossare anche dopo il divorzio e uno altrettanto meraviglioso in velluto blu, diamanti e zaffiri. E anche a Marilyn Monroe piaceva molto. Negli Anni Novanta nella sua versione meno preziosa, diventa quasi un simbolo generazionale: complici le icone di quegli anni e serie tv come Beverly Hills 90210, le teenager lo portavano sempre, ovunque.
Oggi, a distanza di oltre venti anni dal suo periodo d’oro, moda e gioielleria ripropongono il choker con i materiali più diversi, tra metalli preziosi e diamanti, tessuti e pietre sintetiche. Mostrando l’evoluzione di un grande classico che sembrava finito nel dimenticatoio e invece ha trovato il modo di rinascere. Corsi e ricorsi della moda…