Giorgia Meloni da papa Francesco: nuova intesa fra Italia e Vaticano?
Martedì 10 gennaio il vertice al Palazzo Apostolico. Fra i temi anche l'immigrazione e come gestirla a livello europeo
Papa Francesco riceverà in udienza, il 10 gennaio, la premier italiana Giorgia Meloni, a due mesi e mezzo dal suo insediamento a Palazzo Chigi.
È il primo incontro ufficiale tra i due, che si vedranno alle 10 di martedì al Palazzo Apostolico. L’udienza figura ufficialmente nell’agenda del Papa.
L’incontro ai funerali di Ratzinger
La premier Meloni ha salutato papa Bergoglio al termine dei funerali di Benedetto XVI. Lo scorso 5 gennaio, insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha guidato la delegazione italiana, ha infatti partecipato alle esequie del Papa Emerito in Vaticano. Al termine della celebrazione, vi è stato un breve e cordiale scambio di battute a San Pietro. In questi mesi tra i due ci sono stati contatti e il giorno di Capodanno papa Francesco – all’Angelus di inizio anno – ha rivolto i tradizionali auguri alle autorità italiane, indirizzandoli non solo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma anche, specificamente, alla presidente del Consiglio Meloni.
Il Papa e l’immigrazione
Del resto, nel corso del volo di ritorno dal Bahrein, il Papa, conversando con i giornalisti al seguito, aveva augurato “il meglio” al nuovo Governo italiano. E aveva auspicato che “possa portare l’Italia avanti“, augurandosi che non cada in tempi brevi a causa delle fibrillazioni politiche che hanno segnato le sorti dei governi nella storia recente del nostro Paese. Quanto al nodo dell’immigrazione, Francesco in quell’occasione – erano i primi di novembre – aveva sottolineato che “ogni Governo dell’Unione europea deve mettersi d’accordo su quanti migranti può ricevere. Altrimenti solo 4 Paesi sono quelli che li ricevono: Cipro, Grecia, Italia e Spagna, coloro che nel Mediterraneo sono più vicini“.
Il Papa: “Stop alla guerra”
Nel corso dell’udienza con il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno, intanto, Papa Francesco è tornato a parlare di “terza guerra mondiale“. E ha chiesto che cessi “immediatamente questo conflitto insensato” in Ucraina. Ha quindi ricordato che “gli attacchi alle infrastrutture civili” in questa guerra “portano le persone a perdere la vita non solo a causa degli ordigni e delle violenze, ma anche di fame e di freddo“. Il Papa ha richiamato la Gaudium et spes, celebre documento del Concilio Vaticano II, secondo il quale “ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e senza esitazione“.
Meloni e von der Leyen
Dal canto suo, prima di recarsi dal Papa, Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi, il 9 gennaio, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Un’ora di vertice circa, per parlare di priorità che sono “nell’interesse dell’Italia e dell’Europa“. Al meeting ha partecipato anche il ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza è stato fra i temi in discussione. L’Italia, in teoria, vorrebbe più tempo per la messa a punto dei target concordati con l’Ue. Il problema, per il Governo italiano, non è la quantità di risorse ma nel loro assorbimento. Difficilmente però la Commissione accetterà di rinviare a oltre il 2026 la deadline del piano Next Generation Eu. Sulle modifiche del progetto è tuttavia aperta una trattativa che, sottotraccia, è arrivata a un livello già avanzato.