Le previsioni meteo dei prossimi giorni indicano ancora pioggia sull’Italia. Al maltempo, tuttavia, si accompagnerà un aumento della temperatura.
Inverno ancora senza freddo, dunque, all’inizio del 2023. La prima perturbazione atlantica dell’anno ha portato e sta portando forte maltempo con venti di burrasca.
Meteo, vento protagonista
È tornata anche la neve sulle Alpi e localmente sulla dorsale appenninica. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito ilmeteo.it, conferma comunque che questa perturbazione atlantica uscirà velocemente dall’Italia lasciando come ricordo il vento forte. Dal punto di vista meteo, la giornata del 10 gennaio ha visto protagonista il vento di Maestrale, specie in Sardegna. Ma anche, più in generale, sul Meridione e su parte delle regioni centrali. Al Nord, il protagonista sarà invece il Foehn, il vento secco e relativamente caldo che scende dalle Alpi.
In questi giorni le temperature dopo un diffuso calo notturno, a causa del cielo sereno al Centro-Nord e a causa dei venti di Maestrale al Sud, torneranno a salire riportandosi sopra la media del periodo. Non toccheremo valori record come nelle ultime settimane, ma non vedremo il freddo invernale ancora per molti giorni. Mercoledì 11 il meteo sarà in miglioramento anche al Sud. Tuttavia già in serata le regioni settentrionali, la Toscana e la Sardegna risentiranno degli effetti di un’altra perturbazione, che giovedì 12 scivolerà lungo la nostra Penisola.
Neve su Alpi e Appenini
In sostanza avremo nuovamente pioggia e temporali. Con delle nevicate mercoledì sulle Alpi e giovedì sulla dorsale appenninica, anch’esse associate a forti venti settentrionali. Secondo gli esperti meteo la tendenza per la settimana prossima mostra un’anomalia positiva situata sul comparto Atlantico e sull’Europa orientale, trovando estensione sin verso la Russia asiatica. Mentre un’anomalia negativa i meteorologi la osservano sul comparto europeo centro-settentrionale.
Tale configurazione favorirebbe il transito di correnti instabili e fredde di matrice Artico Marittima, sull’Europa centrale. Quindi sin verso parte della nostra Penisola che potrebbe godere di condizioni invernali con un buon potenziale per il ritorno di piogge e neve a bassa quota almeno su Alpi e Appennino centrale.
Il meteo e le temperature
I dati meteo di quest’inizio del 2023 si sommano alla classificazione dell’estate del 2022 come la più calda mai registrata in Europa. Lo scorso anno è stato infatti il secondo più caldo della storia nel Vecchio Continente, e il 5° nel mondo. Lo rivela il rapporto Global Climate Highlights 2022 di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea. La temperatura media nel mondo nel 2022 è stata di 1,2 gradi superiore rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900).
Co2 mai così alta
Il 2022 è l’8° anno consecutivo di temperature superiori di oltre 1 grado rispetto ai livelli pre-industriali. L’Accordo di Parigi del 2015 sul clima prevede di mantenere la temperatura sotto 2 gradi dalla media 1850-1900. Ma la Cop26 di Glasgow ha abbassato questa soglia a 1,5 gradi. La concentrazione media dell’anidride carbonica nell’atmosfera nel 2022 è stata di 417 parti per milione (ppm): 2,1 ppm in più rispetto all’anno precedente. La concentrazione media del metano è arrivata a 1894 ppb (parti per miliardo), superiori di 12 ppb rispetto al 2021. Per entrambi i gas si tratta delle concentrazioni più alte registrate dai satelliti. E dei livelli più alti da oltre 2 milioni di anni per l’anidride carbonica, e da oltre 800.000 anni per il metano.
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