I murales fotografici di Richard Avedon celebrati al Met di New York
Da oggi il Metropolitan Museum of Art dedica l'esposizione al genio della fotografia di moda
Per celebrare il centenario della nascita di Avedon, avvenuto nel 1923, il Metropolitan Museum presenterà una selezione dei suoi ritratti. L’artista sarà ricordato nel centenario della nascita con una rassegna dedicata al tema della fotografia di gruppo. L’esposizione Richard Avedon Murales sarà visitabile da oggi, 19 gennaio 2023, fino al 1 ottobre 2023.
Fotografo di successo il suo più grande primato è stata la reinventazione del ritratto fotografico. Incentrato sul breve periodo tra il 1969 e il 1971, questa mostra esplorerà un momento critico dell’artista, quando dopo una pausa ritrattistica, iniziò a lavorare con una macchina fotografica e un nuovo senso della scala. La mostra sarà organizzata attorno a tre monumentali fotomurali nella collezione The Met che raffigurano i principali artisti, attivisti e politici dell’epoca.
Richard Avedon Murales, il genio della fotografia
Nel 1969 Richard Avedon era a un bivio. Dopo una pausa di cinque anni, il fotografo ha ripreso a fare ritratti, questa volta con una nuova macchina fotografica e un nuovo senso delle proporzioni. Scambiando la sua Rolleiflex portatile con un dispositivo più grande montato su treppiede, ha reinventato la dinamica del suo studio. Invece di danzare attorno ai suoi soggetti da dietro un mirino, come aveva fatto nelle sue vivaci foto di moda, ora poteva stare accanto a una macchina fotografica fissa e incontrarli frontalmente. Affrontando gruppi di artisti, attivisti e politici preminenti dell’epoca, ha realizzato enormi ritratti fotomurali, adatti alla loro enorme influenza culturale. Nel centenario della nascita del fotografo, Richard Avedon Murales riunirà tre di queste opere monumentali, alcune larghe fino a 35 piedi. Per Avedon, i murales hanno ampliato le possibilità artistiche della fotografia, riorientando radicalmente spettatori e soggetti in una visione sussuntiva e più ampia della vita.
I murales sono ritratti della società
In essi, Avedon riunisce giganti della fine del ventesimo secolo, membri della Andy Warhol’s Factory, architetti della guerra del Vietnam e manifestanti contro quella guerra. Persone che insieme hanno plasmato un’era straordinariamente turbolenta della vita americana. Presentati in una galleria, i loro enormi ritratti metteranno in scena un’improbabile conversazione tra fazioni storicamente opposte e spettatori contemporanei. Le innovazioni formali dell’alto stile di Avedon, di corpi fortemente illuminati in una cornice bianca senza risparmio, si realizzano al meglio in queste opere. Qui i soggetti si accalcano e affollano l’inquadratura, e vuoti luminosi tra di loro scoppiettano di tensione. Unendo i murales con outtakes di sessioni e progetti contemporanei, la mostra seguirà l’evoluzione dell’approccio di Avedon alla ritrattistica di gruppo, attraverso la quale ha così trasformato le convenzioni del genere.
Richard Avedon Murales, un nuovo corso
Avedon, nel pieno della sua maturità stilistica, inizia a interessarsi alle composizioni con più soggetti. La domanda da cui trae origine la produzione di questo periodo è la seguente: com’è possibile interpretare e osservare con sguardo contemporaneo un genere artistico e fotografico – quello, appunto, dell’immagine di gruppo – che si ripete da millenni, esprimendo al contempo qualcosa di nuovo? Mettendo momentaneamente da parte gli emblematici ritratti in bianco e nero che ne avevano segnato gli albori della carriera, Avedon inizia così una serie di fotografie corali su larga scala.
La mostra di Richard Avedon Murales a New York
Curata da Jeff L. Rosenheim e Virginia McBride, e visitabile fino al prossimo 1° ottobre 2023, la mostra del MET presenta in totale tre di queste opere imponenti (la più grande misura circa 3 x 10 metri). Provenienti dalla collezione dell’istituzione americana, alla quale furono donati dallo stesso artista due anni prima della scomparsa, i lavori sono affiancati da una serie di scatti dietro le quinte e immagini prese in prestito dalla Avedon Foundation. Un omaggio al grande maestro della fotografia nel centenario della sua nascita.