Giornata della Memoria, il gesto di Carlo e Camilla
La coppia ha affrontato la prima ricorrenza per la prima volta da re e regina
Re Carlo e la regina consorte Camilla hanno celebrato la Giornata della Memoria con un evento speciale. Per la prima volta da quando hanno ereditato il trono, infatti, i sovrani hanno rappresentato la Famiglia Reale nel ricordo dei fatti accaduti. Per farlo Carlo III e la moglie hanno incontrato nella mattinata a Buckingham Palace due sopravvissuti al genocidio, uno dell’Olocausto e un altro del Darfur.
Dopo aver parlato con i due sopravvissuti, la coppia reale ha acceso una candela in occasione della Giornata della Memoria. La giornata del 27 gennaio, infatti, rappresenta un 78esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau. Carlo e Camilla, dunque, si sono aggiunti alla fila di governatori e presidenti che hanno ricordato in tutto il mondo le vittime del genocidio.
Dopo aver acceso la candela, Carlo III ha detto: “Spero che questo sia un modo per cercare di ricordare tutte quelle povere persone che hanno dovuto subire tali orrori per così tanti anni e lo fanno ancora“. In seguito i fotografi hanno colto Carlo e Camilla mentre chiacchieravano con il dottor Martin Stern, sopravvissuto all’Olocausto, e con una sopravvissuta al genocidio del Darfur, Amouna Adamligh. Per l’evento sono state aperte alcune sale di Buckingham Palace.
Carlo e Camilla incontrano le vittime dei genocidi nella Giornata della Memoria
Nel corso della mattinata, dunque, Carlo e Camilla hanno voluto rendere onore alla Giornata della Memoria conoscendo di persona coloro che hanno vissuto gli orrori dei genocidi sulla propria pelle. Il dottor Stern, nato da padre ebreo e madre non ebrea, ha dichiarato alla stampa di aver parlato dell’importanza dell’educazione sull’Olocausto e altri genocidi. Parlando all’agenzia di stampa dell’Autorità Palestinese, ha affermato, inoltre, che “il re ha insistito molto nell’informarsi anche su altri genocidi, e così anche la regina consorte“. Il testimone dell’Olocausto incontrato dai sovrani aveva solo cinque anni quando è giunto al campo di transito di Westerbork e al ghetto di Theresienstadt nei Paesi Bassi. Entrambi, hanno affermato che accendere una candela nella Giornata della Memoria è “immensamente importante“.
Stern, che si è intrattenuto a lungo con Carlo e Camilla ha ricordato l’importanza della memoria, soprattutto per le nuove generazioni, storicamente sempre più lontane dagli eventi storici. Ha dichiarato: “Gli autori vorrebbero che ce ne dimenticassimo e passassimo ad altre cose in modo che continuino tranquillamente a fare altri crimini orribili. Accendere pubblicamente una candela è un segnale che rende difficile per tiranni e criminali di stato perpetuare silenziosamente i loro crimini di massa”. Nella mattinata i sovrani hanno anche incontrato Amouna Adam, della tribù perseguitata dei Fur. La donna è una sopravvissuta al genocidio nel Darfur, nel Sudan occidentale. Oggi è tra i rappresentanti del Fondo per la Giornata della Memoria dell’Olocausto. I quattro, dunque, hanno discusso del lavoro in corso per garantire che le lezioni apprese durante i genocidi non vengano dimenticate. L’account Twitter ufficiale della Famiglia Reale inglese, in seguito, ha condiviso un video del momento in cui il re e la regina consorte hanno acceso le loro candele.
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