Irlanda, i luoghi che hanno ispirato il film “Gli spiriti dell’Isola”
Un viaggio attraverso gli scenari che fanno da incredibile sfondo alla pellicola candidata a 9 Oscar
Il 2 febbraio arriva nelle sale cinematografiche Gli spiriti dell’Isola, il film ambientato negli splendidi scenari offerti dall’Irlanda. The Banshees of Inisherin è il titolo originale della pellicola vincitrice di 3 Grammy e candidata a 9 Oscar. Un successo incredibile dato anche dai magnifici luoghi che proveremo a ripercorrere in un tour descrittivo.
Gli spiriti dell’Isola è senz’altro uno dei film dell’anno. E la bellezza delle ambientazioni è una componente impossibile da sottovalutare, alla quale si accompagna senza dubbio l’interpretazione impeccabile, tra gli altri, di Colin Farrell e Brendan Gleeson. Gli scenari restituiscono un’atmosfera primordiale e potente allo stesso tempo, senza il necessario utilizzo di effetti speciali. Ambientato sull’isola immaginaria di Inisherin, nel corso della guerra civile irlandese del 1926, il film ha ‘preso in prestito’ dall’Irlanda luoghi spettacolari come le due isole Achill Island, la più grande isola irlandese, nella contea di Galway, e di Inishmore (Inis Mór in gaelico), la maggiore dell’arcipelago delle mitiche Aran circondate dall’Atlantico al largo delle coste della contea di Galway.
Achill Island: la più grande isola d’Irlanda
Ripercorrere le location del film può essere un modo piacevole per scoprire nuovi punti di vista su questi luoghi ‘incantati’. La nota stampa lanciata da Turismo Irlandese, suggerisce un tour che parte dall’isola più grande, con la possibilità di sfruttare per un long weekend anche i nuovi voli per l’aeroporto di Knock. Ideale per raggiungere direttamente la parte dell’Irlanda presente nel film. Achill Island presenta uno scenario quasi selvaggio con alte scogliere. Facilmente raggiungibile dalla terra ferma grazie alla presenza di un piccolo ponte levatoio. Realtà locali come Achill Tourism sono in grado di proporre tour che ripercorrono i luoghi de Gli spiriti dell’Isola.
L’esplorazione può iniziare dagli scorci offerti da Cloughmore, nell’angolo sud-orientale dell’isola, ambientazione del pub JJ Devines (il pub, costruito per l’occasione, nella realtà non esiste e il paesaggio è rimasto intatto). Successivamente, percorrendo verso ovest la parte sud della costa, dopo aver avvistato l’immensa Keel Beach su cui si affaccia l’Achill Island Golf Club, si arriva a Purteen Harbour, stretta insenatura naturale usata dai pescatori. In questo luogo è possibile vedere delle pecore brucare fino al mare. E qui il posto dove nel film si trova il piccolo negozio O’Riordan.
Le spiagge, le chiese e i luoghi incontaminati
Sullo stesso litorale si trova poi una delle spiagge più famose d’Irlanda: Keem Bay. Qui si trova la casa di uno dei protagonisti della pellicola. Un luogo quasi incontaminato dalla presenza umana, dove appare quasi impossibile credere che le pecore riescano ad arrampicarsi sulle ripide scogliere. Una sosta che vale la pena di fare è al Gielty’s Clew Bay, autoproclamatosi il pub più occidentale d’Europa. Ripercorrendo poi la strada a ritroso, è possibile incontrare il bivio dove si trova una veduta incantevole sul Lough Acorrymore, uno specchio d’acqua non molto grande “letteralmente incastonato tra la rugosa superficie di questa zona rimasta intatta“. Anch’esso presente nel film. L’ultima location significativa di Achill Island è, senza dubbio, la chiesa di St. Thomas, a Dugort, nella parte nord-est dell’isola.
Con la possibilità di fermarsi, lungo il percorso, presso il The Achill Experience Aquarium o l’Achill Bogwood Sculpture, laboratorio in cui si lavorano pezzi di legno recuperati nelle torbiere della zona. La chiesa, che compare nelle scene della messa, è di fattezze neogotiche. Per approfondire la sua storia si può prendere parte al tour storico a piedi The Colony Tour. Un passaggio ‘d’obbligo’ anche ad una delle spiagge Bandiera Blu d’Irlanda: la Dugort Beach. Per chi desidera soggiornare in uno degli hotel più suggestivi della zona, può optare per il 4 stelle Mulranny Park Hotel, dove soggiornarono anche John Lennon e Yoko Ono.
Alla scoperta di Inis Mór
Inishmore è la più grande delle tre isole Aran, derivate da una piattaforma calcarea staccatasi dalla costa della contea di Galway. Per raggiungere Inishmore si possono prendere da Galway autobus per i traghetti della compagnia Aran Island Ferries in partenza da Rossaveel. Inoltre, nei mesi meno freddi, la bicicletta è il mezzo di trasporto ideale. Si possono scegliere anche i caratteristici calessi o, in alternativa, una avvincente sessione di trekking. Ideale per il pernottamento il Bed &Breakfast Tigh Fitz, molto vicino alla riva di Killeany. Dedicandosi, invece, al tour vero e proprio si può pensare ad un viaggio da est verso ovest. Un passaggio da non perdere è presso la baia chiamata dai locali Rabbit Beach che si trova praticamente alla fine della strada dell’isola, non lontano da Eararna.
Poco distante si trova un altro luogo immortalato dalle riprese del film: l’esterno del cimitero di Killeany. Con le croci celtiche e le rovine del Saint Enda’s Monastery, le cui origini sembrano risalire al IX secolo. Muovendosi verso ovest si trova il luogo dove è stato costruito il cottage di un altro dei protagonisti della pellicola. Un’area isolata, vicino al piccolo villaggio di Gort Na gCapall, caratterizzato da semicerchi concentrici. Per una pausa ristoro, non lontano si trova il caffè-ristorante con il tetto di paglia Teach Na Phaidi. Nello stesso agglomerato si trova anche anche l’Aran Island Knitwear Store dove fare acquisti come maglioni di lana e pelli di pecora conciate. Passeggiando per altri cinque chilometri si raggiunge Onaght o Eoghanacht in gaelico, dove si trova un vero un bungalow (usato come casa di uno dei personaggi de Gli spiriti dell’Isola). L’Irlanda è piena di luoghi da visitare. Ma, come conclude la nota: “Viste le sue dimensioni contenute il modo migliore per scoprirli è lasciarsi un po’ guidare da ciò cattura l’attenzione in quel momento“.