Caso Cospito, Ilaria Cucchi incontra il detenuto. Scorta a Delmastro e Ostellari
La senatrice di Alleanza Verdi Sinistra ha definito allarmanti le condizioni di salute del detenuto anarchico che "non vuole incontrare più i politici"
Nell’ambito delle tensioni legate al caso del detenuto anarchico al 41 bis, Alfredo Cospito, finiscono sotto scorta i sottosegretari alla Giustizia. Si tratta di Andrea Delmastro (FdI) e Andrea Ostellari (Lega). La senatrice Ilaria Cucchi (Alleanza Verdi Sinistra) si è recata in visita ispettiva al carcere di Opera, a Milano, per verificare le condizioni di salute di Cospito.
L’attenzione della sicurezza su Delmastro è salita di livello. Al sottosegretario è stato infatti spiegato come aprire eventuali buste che potrebbero contenere insidie. E le zone sensibili da evitare. Fra cui, ad esempio, la città di Torino, da cui proviene Cospito.
Cospito, occupazione alla Sapienza
Riceverà la scorta anche il sottosegretario Andrea Ostellari in seguito alle tensioni degli ultimi giorni sul detenuto anarchico. Tra le deleghe di Ostellari figura infatti anche quella del trattamento dei detenuti. Sit-in e cortei di militanti e simpatizzanti anarchici si svolgono da alcuni giorni in varie città italiane. I manifestanti chiedono la liberazione di Alfredo Cospito, condannato all’ergastolo ostativo, e in regime di carcere duro al 41-bis.
Il detenuto, 55 anni, militante anarchico, è in sciopero della fame da 3 mesi. A causa delle sue precarie condizioni di salute, si è deciso di trasferirlo dal penitenziario di Sassari a quello di Opera. A Roma gruppi di studenti hanno occupato la facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza per protestare contro la detenzione dell’ergastolano. Qualcuno ha affisso manifesti in cui si definiscono “assassini” di Cospito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e altre figure pubbliche di spicco.
Il caso Donzelli-Delmastro
Mercoledì 15 febbraio, alle 16, avrà luogo un’informativa del Governo alla Camera sulla gestione della documentazione riservata all’origine delle dichiarazioni del deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.
Quest’ultimo ha svelato i colloqui avuti in carcere da Cospito con boss di mafia, intercettati dalle forze dell’ordine. Ma per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, Donzelli non ha reso pubblica documentazione che doveva restare secretata. Nei giorni scorsi Donzelli – che è vicepresidente del Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti – ha chiamato in causa il sottosegretario Delmastro.
È stato lui, come lo stesso Delmastro ha poi ammesso, a ‘passare’ a Donzelli informazioni riservate su Cospito in carcere. Il fatto che Donzelli abbia attaccato il PD in Aula insinuando connivenze dell’opposizione con i “terroristi” alla Cospito ha fatto scoppiare la bagarre e la richiesta di dimissioni per il vicepresidente del Copasir come per il sottosegretario. E ha innescato un caso politico che sta mettendo in imbarazzo la maggioranza di Centrodestra, anche perché la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla vicenda.
Cucchi da Cospito
Al mattino del 3 febbraio, intanto, la senatrice di Avs, Ilaria Cucchi, si è recata in visita ispettiva al carcere di Opera. “Ho trovato le condizioni di Alfredo Cospito a dir poco allarmanti” ha dichiarato all’uscita dal penitenziario. Alfredo Cospito “peggiora di giorno in giorno e di ora in ora. La cosa che mi mette più preoccupazione è che non ha nessuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame, per lui è una lotta politica“.
I detenuti al 41-bis
Cospito inoltre ha fatto pervenire al Dap (il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) una dichiarazione nella quale chiede che non si proceda con l’alimentazione forzata. Questo nel caso in cui le sue condizioni peggiorassero e perdesse conoscenza.
“La prima cosa che il detenuto Alfredo Cospito mi ha detto vedendomi è stata che non vuole più incontrare nessun politico” ha riferito la senatrice Cucchi. “Io sarò l’ultima che incontrerà e mi ha incontrato solo ed esclusivamente per la mia storia e per quello che rappresento. Ed è questo il motivo per cui io oggi sono venuta qui. Mio fratello è morto di carcere e nessuno più deve morire di carcere“. Cucchi ha chiesto più volte a Cospito come sta. Lui le ha domandato invece di pensare “ai detenuti anziani malati che sono al 41-bis“.