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Meteo: torna il maltempo, ma la siccità è sempre più grave

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Dopo aver dominato il meteo sull’Italia per diversi giorni, l’anticiclone comincia a cedere. Fra mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio l’alta pressione lascerà il posto a una debole perturbazione atlantica.

Queste le previsioni meteo degli esperti per le prossime ore. In particolare, mercoledì è attesa una giornata nebbiosa al Centro-Nord e localmente al Sud, mentre i cieli dovrebbero essere coperti su molte regioni. Più sole sui confini alpini, in Calabria, su Sicilia e Sardegna. In serata è atteso un peggioramento con piogge al Nord, soprattutto a ovest.

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Siccità nel Nord Italia: emergenza idrica per Po e Lago di Garda. Piogge scarse da mesi, livello dei fiumi molto basso. Foto Twitter @StefaniaVentu16

Previsioni meteo, ecco cosa cambia

Da giovedì 23 febbraio, poi, il peggioramento meteo sarà ancora più marcato e diffuso e durerà almeno 4 o 5 giorni. Mercoledì 22 febbraio la pressione comincerà a diminuire sulle regioni del Nord. Atteso cielo coperto quasi ovunque, con nebbia sulla Pianura Padana. Più soleggiato sui confini alpini. In serata arriverà la pioggia, soprattutto sul Nordovest. I venti sono deboli. Le temperature non dovrebbero subire variazioni sensibili: i valori massimi sono compresi tra i 9 e i 12 gradi in tutte le città. A Milano cielo coperto e pioggia debole. A Torino nebbia in mattinata, cielo coperto nel pomeriggio e pioggia in serata.

Al Centro l’anticiclone resiste. Previsto un mercoledì con qualche nebbia al mattino, poi cieli molto nuvolosi o coperti su gran parte delle regioni. Il sole, invece, splenderà in Sardegna. Anche al Centro i venti soffieranno deboli e le temperature non subiranno grossi sbalzi. I valori massimi oscilleranno fra gli 8-9 gradi di Campobasso e i 13 di Roma e Firenze. Il meteo farà registrare caldo a Cagliari: 17 gradi. Nella Capitale cielo coperto per tutto il giorno. Nel capoluogo toscano nebbia la mattino, cielo coperto in giornata, pioggia debole in serata.

Siccità, un problema cronico

Ma il fatto che ritornino pioggia e un freddo più consono al pieno inverno che ancora stiamo vivendo non è confortante. Anche perché è ormai allarme rosso per la siccità in tutta Italia. Laghi e fiumi sono già in forte sofferenza, quasi in secca come la scorsa estate. Mentre in montagna è scarsa la neve accumulata. Secondo i dati forniti da Legambiente, le precipitazioni meteo di neve sono diminuite del 53% sull’arco alpino, mentre il bacino del Po fa registrare, secondo il Cima Research Foundation, un deficit di acqua del 61%.Il 2023 è appena iniziato, ma sta mostrando segnali preoccupanti in termini di eventi climatici estremi e livelli di siccità” . spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

Le nevicate di gennaio sono un ricordo. Sulle Alpi è caduto finora il 53% in meno del fabbisogno di precipitazioni nevose per quest’inverno. Foto Twitter @poliziadistato

Bisogna da subito ridurre i prelievi nei diversi settori e per i diversi usi prima di raggiungere il punto di non ritorno. Serve poi adottare una strategia che abbia un approccio circolare“. L’Associazione lancia quindi un appello al Governo Meloni, indicando le priorità da mettere in campo a partire dalla definizione di una strategia nazionale idrica che abbia un approccio circolare con interventi di breve, medio e lungo periodo. Otto i pilastri, per Legambiente, fra cui favorire la ricarica controllata delle falde acquifere, e prevedere l’obbligo di recupero delle acque piovane. Ma anche interventi strutturali per rendere efficiente il funzionamento del ciclo idrico integrato e permettere le riduzioni delle perdite di rete.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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