Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” ad altrettanti giovani. La solidarietà e la pace è il tema prevalente che ha fatto da filo conduttore nella scelta dei giovani Alfieri.
La Presidenza della Repubblica ha istituito dal 2010 un Attestato d’Onore per premiare quei giovani minorenni che, per comportamento o attitudini, rappresentano un modello di buon cittadino. L’Attestato attribuisce il titolo di Alfiere della Repubblica ed è riservato ai giovani fino ai 18 anni.
Chi può diventare Alfiere
Il Capo dello Stato concede il titolo di Alfiere ai cittadini italiani, anche residenti all’estero e ai cittadini stranieri residenti. I quali siano nati nel nostro Paese o abbiano frequentato con profitto le scuole italiane per almeno 5 anni. I premiati si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.
Il messaggio di Mattarella
Nel corso della cerimonia di consegna dei premi, il presidente della Repubblica ha lodato gli Alfieri per essersi distinti con il loro esempio e il loro comportamento. “Nel nostro Paese fanno più notizie le espressioni negative – ha detto il capo dello Stato – ma ci sono tante buone intenzioni, sentimenti positivi e li avete manifestate in azioni concrete. Tra di voi c’è chi ha compreso le difficoltà di altre persone e li ha aiutati, chi ha affrontato proprie difficoltà facendone esempio per gli altri. Chi durante la pandemia è intervenuto dove strutture pubbliche non potevano arrivare. Tutto questo è anche un antidoto contro la violenza. Anche di questo vi ringrazio”.
Chi sono i premiati
Ecco il profilo di alcuni dei premiati come Alfiere e, sintetizzate, le motivazioni in base alle quali Sergio Mattarella ha assegnato loro il riconoscimento. Mario Amatuzio, 17 anni, di Bojano (CB). Si è distinto nel periodo del Covid consegnando a domicilio cibo e farmaci ad anziani soli. Viola Bandinu, 17 anni, di Olbia (SS). Giovane volontaria della Croce Rossa Italiana, ha partecipato attivamente ai progetti di doposcuola rivolti ai ragazzi più piccoli. Alexander Bani, 10 anni, di Città di Castello (PG), di madre russa. Per la solidarietà e l’amicizia dimostrata nei confronti del piccolo Sasha, bambino ucraino scappato dalla guerra, ospite di una famiglia italiana per alcuni mesi.
Aniello Capuano, 18 anni, di Siano (SA): per la tenacia con cui affronta la distrofia facio-scapolo-omerale che lo ha colpito da bambino. Utilizzando le sue competenze informatiche, ha creato un canale Youtube al riguardo: Nello FSHD. Alessandro Cuomo, 18 anni, di Roma. Ha rincorso due scippatori di una donna facendoli bloccare dai vigili.
William e Maddalena
Fra gli Alfieri ci sono poi William D’Alascio, 10 anni, di Crespina Lorenzana (PI). Durante la pandemia William si è assicurato che i compagni di classe, costretti in casa dal virus, non rimanessero indietro nel programma di studi, consegnando loro i compiti “a domicilio” come un vero postino. Per questo era stato affettuosamente sopranominato “il postino di Perignano”, dal nome del paese.
Maddalena Da Rozze, 16 anni, di Sedico (BL). Per la dignità e il forte senso di responsabilità con cui ogni giorno si prende cura della mamma gravemente malata, e di cui ha contribuito a salvare la vita. Zaccaria Dellai, 11 anni, di Laives (BZ), ha inventato un fumetto incentrato sulla solidarietà per gli anziani “Il vecio tarampa“. Francesca Di Sabatino, 18 anni, di Isola del Gran Sasso d’Italia (TE), per il servizio di volontariato prestato in favore dei bambini e delle persone più deboli.
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