Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha pronunciato un discorso sui social media nel primo anniversario dell’invasione russa del suo paese. “L’Ucraina ha ispirato e unito il mondo“, ha dichiarato. E “non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia“.
“Il mondo ha visto di cosa è capace l’Ucraina. Sono i nuovi eroi. I difensori di Kiev, i difensori dell’Azovstal. Le imprese realizzate da intere città. Karkhiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykholaiv, Gostomel, Volnovalka, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche. Le capitali dell’invincibilità“, ha detto Zelensky.
Zelensky, Biden e il G7
“Il 24 febbraio (2022) milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca ma una blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Resistendo e combattendo. È stato un anno di dolore, di lacrime, di fede e di unità. E durante quest’anno siamo rimasti invincibili. E sappiamo che il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria!“. Così, sempre il presidente dell’Ucraina Zelensky, ha scritto sul suo account Twitter per l’anniversario dell’invasione russa del suo Paese. Zelensky ha accompagnato il suo messaggio con un video, montato, di immagini di quest’anno di guerra in Ucraina. Il presidente americano Joe Biden avrà un incontro virtuale con i leader del G7. Sarà presente lo stesso Zelensky. L’incontro si svolgerà alle 15 ora italiana.
On February 24, millions of us made a choice. Not a white flag, but the blue and yellow one. Not fleeing, but facing. Resisting & fighting.
It was a year of pain, sorrow, faith, and unity. And this year, we remained invincible. We know that 2023 will be the year of our victory! pic.twitter.com/oInWvssjOI— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) February 24, 2023
Gli Usa, l’ONU, la Cina e l’India
E alla Cnn il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha riferito che Washington erogherà un’altra tranche di aiuti militari all’Ucraina pari a 2 miliardi di dollari. L’alto funzionario, che ha accompagnato Joe Biden in una visita a sorpresa a Kiev lunedì scorso 20 febbraio, ha aggiunto che l’amministrazione statunitense si chiede costantemente come “dare all’Ucraina gli strumenti di cui ha bisogno per vincere“. Il 23 febbraio l’Assemblea Generale della Nazioni Unite ha votato a larghissima maggioranza una nuova risoluzione di condanna della Russia. Per la sesta volta in 12 mesi il Palazzo di Vetro si schiera al fianco di Kiev, isolando Mosca. La risoluzione è passata con 141 sì, 32 astenuti e 7 contrari (Mosca e i suoi alleati). Fra gli astenuti ci sono però l’India e la Cina, che insieme rappresentano il 40% della popolazione di tutto il pianeta.
Il messaggio Ue per l’Ucraina
Nel giorno della ricorrenza di un anno di guerra in Ucraina parole di solidarietà sono giunte dai vertici dell’Unione europea. “Un anno fa la storia si era fermata. La Russia ha brutalmente invaso l’Ucraina. 365 giorni di impensabile disumanità. Ma l’Ucraina è forte. L’Europa sta con l’Ucraina per vincere e ricostruire“, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un video con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Davanti a noi c’è un futuro di unità. State combattendo per la libertà, per la democrazia e per il vostro posto nell’Ue. Siamo con voi, per tutto il tempo necessario“, gli ha fatto eco in un video la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Assisi per la pace in Ucraina
Nel nostro Paese tornano eventi, marce e preghiere la pace, in occasione del primo anno di guerra in Ucraina. Al termine di un cammino durato tutta la notte del 24 febbraio, alla luce delle torce, i partecipanti alla marcia straordinaria Perugia-Assisi sono arrivati intorno alle 6 nella piazza antistante la Basilica Inferiore dedicata a San Francesco. Un’edizione non prevista dell’appuntamento nato da un’idea di Aldo Capitini. E organizzata appositamente “contro tutte le guerre che continuano in Ucraina e in troppe altre parti del mondo“.
Tra i partecipanti alla marcia anche alcuni frati del Sacro Convento di Assisi. Con loro pacifisti storici, come l’organizzatore della Perugia-Assisi, Flavio Lotti, molti giovani e il gonfalone della Regione Umbria. I marciatori sono quindi scesi alla tomba di San Francesco per quello che hanno definito un momento “di raccoglimento, preghiera (per i credenti) e riflessione“.