Anton Giulio Grande: “La mia donna femminile ispirata all’arte di Andy Warhol”
Il celebre couturier porta in scena la sua nuova collezione durante la Milano Fashion Week
In questi giorni Milano è al centro della ribalta internazionale grazie alle ultime novità e presentazioni fashion che avvengono durante la settimana della moda. Tra i talentuosi designer, che non sono riusciti a resistere al fascino della città meneghina, troviamo Anton Giulio Grande.
Il celebre couturier calabrese, in occasione della Milano Fashion Week, porta in scena la sua ultima collezione alla Fabbrica del Vapore. La location è la sede anche dell’esposizione Andy Warhol: La pubblicità della Forma, visitabile fino al 26 marzo 2023. L’esibizione dedicata al genio della Pop Art si amalgama perfettamente con le creazioni sublimi e senza tempo nei toni del rosso e del nero di Grande per una moda che seduce senza se e senza ma. Un evento nell’evento in cui ammiriamo una donna che è assoluta protagonista della favola della sua vita. In questa particolare occasione Anton Giulio Grande svela le sue creazioni in esclusiva ed anteprima ai lettori di VelvetMAG.
Anton Giulio Grande, l’intervista esclusiva
“Ho voluto puntare molto sulle acconciature delle modelle, ispirate ai fiori, eccentriche, iper femminili, che si adattano alla genialità di Andy Warhol”– afferma in esclusiva a VelvetMAG Anton Giulio Grande. Dopo un’assenza di oltre dieci anni, Warhol torna in mostra a Milano raccontato in maniera inedita con oltre trecento opere. L’esibizione, curata da Achille Bonito Oliva e con la collaborazione di Edoardo Falcioni, mira infatti a ricostruire tutti i periodi storici in cui l’artista è stato in grado di innovare la storia dell’arte del Novecento, cimentandosi in diversi ambiti, tra moda, musica e imprenditoria. “Le mie creazioni si sono amalgamate ai ritratti di Valentino, Versace, Marylin, Carolina di Monaco del famoso artista statunitense. Ho quindi deciso di sfilare in concomitanza della Milano Fashion Week in questo contesto ultra moderno e successivamente anche agli East End Studios.“- dichiara lo stilista.
Il rosso predomina la collezione, l’omaggio a Valentino
“Il colore cardine della mia nuova collezione è il rosso, volevo cambiare, mi sono sempre identificato con il nero”– chiosa in esclusiva a VelvetMAG Anton Giulio Grande- “Il rosso è anche il mio personale omaggio a Valentino Garavani, che proprio quest’anno ha festeggiato le sue novante primavere. Questa iconica nuance mi ricorda il famoso couturier romano. Non sono amante dei trends, preferisco associare la mia moda a colori senza tempo come il bianco, il nero e il rosso.”
Ed ancora: “Ho creato delle strutture che sono simili ai turbanti, completamente ecosostenibili, le ho adagiate a mo’ di maniche, cappello sulle 23, turbanti alla Grace Kelly, Mata Hari. Il mio è un omaggio vero e proprio alla femminilità. Warhol amava sia gli uomini, ma anche le donne. Il mio intento non è fare molti abiti, ma fare di meno per fare meglio.”
I dieci look di Anton Giulio Grande
“La mia visione in questa nuova collezione è quella di una donna simile ad un fiore, con delle forme ispirate all’arte di Andy Warhol, inventore della modernità. Il corpo è uno stelo, le figure svettano, le rose, sculture come copricapi, sono un vero e proprio omaggio a Valentino.”- afferma in esclusiva a VelvetMAG Anton Giulio Grande. “I look rossi sono in georgette, chiffon, canapè. I ricami sono realizzati in canapè e a nido d’ape, con motivi floreali, tralci di fiori svolazzanti. Ho realizzato stole e mantelle, i fiori che diventano corpini su gonne di pizzo a motivo floreale. Sul finale l’abito nero con rose ton sur ton con cristalli a gogò.”
All’interno dell’esibizione di Andy Warhol sono presenti dipinti originali, opere uniche, serigrafie storiche, disegni, polaroids, fotografie e altri veri e propri cimeli, tra cui le cover originali disegnate e autografate da Warhol e la celebre Bmw M1 Gruppo 4 dipinta nel 1979, che partecipò nello stesso anno alla 24 Ore di Le Mans. La mostra spazia dagli Anni Cinquanta, che consacrano Warhol soprattutto come un fine e rispettato disegnatore, agli Anni Sessanta, uno dei periodi più prolifici dell’artista, che diverrà un vero e proprio “commentatore sociale”, ritraendo icone, come la mitica Campbell’s Soup, Liz Taylor e Marilyn Monroe. Un tempo zona industriale e sede della storica Carminati Toselli, produttrice di rotabili tranviari e ferroviari, la Fabbrica è stata ristrutturata, recuperata e destinata a nuova vita a partire dal nuovo millennio.
Anton Giulio Grande, i commenti sulla Milano Fashion Week
Riguardo le nuove collezioni milanesi Grande ci ha rivelato: Abbiamo avuto l’esordio da Gucci di Sabato De Sarno, il nuovo direttore creativo della Maison. Un ragazzo molto preparato, arriva in questa prestigiosa posizione dopo essere stato per tanti anni da Dolce & Gabbana e da Valentino, dove ha lavorato bene dietro le quinte come braccio destro di Pierpaolo Piccioli. Mi piace molto il suo stile, finora abbiamo visto poco, ma sono sicuro che non ci deluderà. Credo che De Sarno non stravolgerà il marchio come Alessandro Michele, ma rispetterà la tradizione della Maison Gucci.”
Ed ancora: “Milano in questi giorni è una città internazionale, piena d’eventi, con tanti party affollati di celebrities. Gli alberghi sono strapieni, gli indotti sono tornati ai livelli di pre Covid-19. Milano è una città d’avanguardia nel mondo, mi dispiace molto per Roma. Milano si è inventata un certo tipo di cultura, ha rimesso in sesto degli agglomerati urbani, come Piazza Gae Aulenti che ne rappresenta il volto nuovo, simbolo della città che cambia e guarda al futuro. Roma vive troppo sugli allori, spero proprio che anche nella Città Eterna l’alta moda possa tornare ad avere uno spazio importante, come è giusto che sia e come lo aveva tanti anni fa”.