Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato a Crotone per rendere omaggio ai migranti vittime del naufragio davanti a Steccato di Cutro del 26 febbraio. Il Capo dello Stato ha visitato anche i feriti in ospedale. Al suo arrivo applausi ma anche richieste di “giustizia per questi morti“.
Mattarella si è trattenuto in raccoglimento davanti alle bare nella camera ardente che è stata organizzata a Crotone, al PalaMilone, il palazzetto dello sport. Dal 1 marzo una folla ininterrotta di persone sta visitando la camera ardente al Palasport. Comprese scolaresche e comuni cittadini che arrivano da tutta la Calabria.
Da Mattarella regali ai bambini
Il Capo dello Stato si è fermato da solo davanti ai feretri per alcuni minuti. Il naufragio del barcone partito dalla Turchia ha provocato la morte accertata, al momento, di 67 persone. Fra essi anche molte donne e bambini. I sopravvissuti sono 80. Il bilancio è ancora parziale perché si calcola che sull’imbarcazione gli scafisti avessero stipato 200, forse 250 persone.
Mattarella ha raggiunto l’ospedale San Giovanni di Dio dove sono ricoverate 15 persone sopravvissute al naufragio. Ad accoglierlo, il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Simona Carbone, e il direttore sanitario, Lucio Cosentino, che lo hanno accompagnato nei reparti. “Presidente non ci abbandoni“, “un saluto da tutti i calabresi, giustizia per questi morti…si poteva evitare signor presidente, si poteva evitare…“. Così la folla a Mattarella. L’arrivo del presidente della Repubblica all’ospedale di Crotone è stato preceduto dall’invio di alcuni pacchi di giocattoli che Mattarella ha fatto consegnare ai bambini superstiti che si trovano nel reparto di Pediatria.
Le parole di Mattarella
La visita di Mattarella segue le parole che il presidente della Repubblica ha già speso pubblicamente sulla strage dei migranti morti nel naufragio. Per il capo dello Stato occorre “un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti. Guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico“. “È altrettanto indispensabile – aveva aggiunto parlando poche ore dopo la tragedia – che l’Ue assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio. Per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie”.
Schlein a Crotone
Nello stesso giorno in cui Mattarella si è recato a Crotone è arrivata anche la neo-segretaria del PD, Elly Schlein, insieme a una delegazione di parlamentari democratici. Si è recata al PalaMilone ma “non rilascerà dichiarazioni alla stampa“, come aveva preventivamente comunicato in una nota il Partito Democratico. La notizia della visita della segretaria dem arriva poco dopo il duro confronto in Commissione Affari Costituzionali (il 1° marzo, n.d.r.) con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi al quale ha chiesto di dimettersi. Si tratta del primo colpo di un’offensiva politica al Governo di Giorgia Meloni, rimarca l’Agi, che Schlein porterà avanti anche nei prossimi giorni, con la sua partecipazione alla manifestazione antifascista di sabato 4 marzo, a Firenze. In quell’occasione ci sarà anche Giuseppe Conte, mentre non ci sarà il leader di Azione, Carlo Calenda.
Con la sua presenza in Calabria Schlein punta a lanciare un messaggio al campo del Centrosinistra, ma anche a mettere in imbarazzo la premier Meloni. “Rimarco l’assenza grave della voce della presidente del Consiglio Giorgia Meloni” ha detto Schlein in Commissione Affari Costituzionali il 1 marzo. “Non solo su quello che è avvenuto in questi giorni a Crotone, ma anche su quello che è avvenuto a Firenze. Quella è stata una aggressione di tipo squadrista che non può essere giustificata. E stigmatizzo le parole del ministro Valditara sulla preside che si è solo rivolta ai suoi studenti per sollecitare maggiore attenzione“.
Piantedosi e Salvini
Contestualmente all’omaggio di Mattarella ai naufraghi sopravvissuti così come alle vittime, si apprende che il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dovrebbe riferire il 7 marzo alla Camera e l’8 marzo al Senato. Le opposizioni hanno sottolineato che invece il ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini, non ha ancora risposto alla richiesta di un’informativa al Parlamento anche da parte sua. Dal ministero di Salvini dipende infatti la Guardia costiera. Sul fronte giudiziario, la procura di Crotone ha chiesto alla Guardia costiera e alla Guardia di finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio del barcone di migranti. I magistrati delegheranno gli accertamenti ai carabinieri.