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Meloni in India, al centro del vertice con Modi la guerra in Ucraina

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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è in India assieme al ministro degli Esteri, Antonio Tajani. L’India è in questo momento il paese che detiene la presidenza di turno del G20: il club dei venti più potenti paesi del mondo. Nel 2021 era stato il turno dell’Italia.

Fra i temi al centro di un vertice bilaterale tra Giorgia Meloni e il suo omologo indiano, Narendra Modi, la guerra in Ucraina. “Modi conosce la posizione italiana di pieno sostegno all’Ucraina” ha detto Meloni. “Condividiamo l’auspicio che l’India, in qualità di presidente del G20, possa avere un ruolo per facilitare un percorso verso la cessazione delle ostilità e una pace giusta“.

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Giorgia Meloni col primo ministro indiano Narendra Modi a Nuova Dehli, il 2 marzo 2023. Foto Ansa/Chigi Filippo Attili

India e Italia collaborano nel G20

Fino al 3 marzo l’Italia detiene la co-presidenza del gruppo di lavoro anticorruzione (ACWG) del G20 che si sta svolgendo a Gurugram, nello Stato federale indiano dell’Haryana. Durante la tre giorni, a cui è presente anche anche Meloni, oltre 90 delegati provenienti da 20 paesi membri, 10 paesi invitati e 9 organizzazioni internazionali si impegneranno in deliberazioni dettagliate, si spiega sul sito del G20.

L’obiettivo è il rafforzamento dei meccanismi internazionali contro la corruzione. Ma, come ha scritto su Twitter Antonio Tajani, in India si svolge anche la riunione dei ministri degli Esteri del G20. “A New Delhi per il vertice dei ministri degli Esteri del G20. Transizione energetica, trasformazione tecnologica, sicurezza alimentare ed energetica, immigrazione. L’Italia vuole essere protagonista delle sfide globali.

Modi: “Pronti a qualsiasi progetto di pace

Anche per questo Giorgia Meloni ha discusso con Narendra Modi della guerra sempre più feroce fra Russia e Ucraina. “Sin dall’inizio del conflitto ucraino l’India ha detto che la questione si può risolvere solo con dialogo e diplomazia” ha affermato il premier indiano. “L’India è prontissima a contribuire a qualsiasi progetto per la pace“. “È stata una splendida accoglienza. È il mio primo viaggio bilaterale in Asia dall’inizio del mandato, nel 75° anniversario delle nostre relazioni bilaterali e sono certa che riusciremo a rafforzarle” ha detto Giorgia Meloni.

Un uomo rende omaggio a un ritratto di Gandhi per celebrare il 75° anniversario della morte del Mahatma, all’Egmore Museum di Chennai, in India, il 30 gennaio 2023. Foto Ansa/Epa Idress Mohammed

Meloni e la frase su Mazzini

“‘Vi sono al mondo pochi esempi d’un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita‘. Così il grande Mahatma Gandhi parlava di Giuseppe Mazzini, uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai nostri popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà“. Questo il messaggio che la premier Giorgia Meloni ha lasciato sul libro d’onore al Memoriale di Gandhi, il Raj Ghat.

La premier vi si è recata il 2 marzo dopo essere stata accolta a Nuova Delhi dal primo ministro indiano Modi. Il quale l’ha ricevuta al Rashtrapati Bhawan, il palazzo presidenziale di Nuova Delhi, prima tappa della visita ufficiale di Meloni in India. All’arrivo della delegazione italiana, un quarto d’ora dopo quanto previsto dal programma ufficiale, sono andati in scena il picchetto d’onore con la banda e i rappresentanti di esercito, marina e aviazione indiani. Poi la cerimonia ufficiale di ricevimento per la presidente del Consiglio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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