“Pasolini. Cronologia di un delitto politico”: film inchiesta su Sky
Un'indagine sulle reali cause che hanno condotto alla morte del talentuoso intellettuale
Esattamente a 101 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini Sky Documentaries presenta il nuovo film-inchiesta che indaga sulla morte del regista. Pasolini. Cronologia di un delitto politico, questo il titolo presentato anche all’ultima Festa del Cinema di Roma.
Pasolini. Cronologia di un delitto politico assume le connotazioni perfette di un film-inchiesta. Si tratta infatti di un’indagine, a 101 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, alla ricerca della verità politica sull’omicidio del poliedrico intellettuale italiano. Il film è liberamente ispirato al volume Pasolini, un omicidio politico di Andrea Speranzoni e Paolo Bolognesi e sarà trasmesso domenica 5 marzo alle 21.15 in esclusiva su Sky Documentaries e in streaming solo su NOW. Di Paolo Fiore Angelini, scritto da Paolo Fiore Angelini, Andrea Speranzoni e Guglielmo Gentile. Si tratta, come specifica anche la nota ufficiale diffusa da Sky, di un racconto molto intenso che affronta importanti aspetti della storia del Novecento. Pasolini. Cronologia di un delitto politico è un documentario che traccia “un itinerario dal 1960 al 1975 sulla vita del poeta, artista, giornalista e agitatore culturale“.
Alla ricerca della verità sulla morte di Pasolini
Definire Pier Paolo Pasolini solamente un regista sarebbe più che riduttivo, il suo contributo alla letteratura, all’informazione, al teatro, all’arte è talmente vasto che ogni definizione sarebbe troppo ‘stretta’ e inadeguata. Infatti, tanto amato quanto contestato, non si può negare l’impronta di questo ‘genio-ribelle‘ del Novecento. Nasce a Bologna il 5 marzo 1922, ed è per celebrare questo anniversario che Sky ha pensato al documentario-inchiesta. Poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, giornalista, è stato, senza dubbio, uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani. Di Pasolini è emersa sempre un’eccezionale versatilità culturale. Infatti, si distinse in numerosi campi, lasciando un patrimonio inestimabile come cineasta, pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Si mostrò sempre come attento osservatore dei cambiamenti della società italiana, in particolare, dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni Settanta.
Il suo modo di fare arte e di esprimersi suscitò, tuttavia, spesso aspre polemiche e dibattiti scaturiti soprattutto dal suo modo di dare giudizi, specialmente sulle abitudini borghesi e sul nascente consumismo. Considerato, spesso, sopra le righe e per questo tanto amato quanto odiato. A mettere fine alla sua vita è un delitto. Il 2 novembre 1975, Pasolini viene ucciso all’Idroscalo di Ostia. Ad autoaccusarsi dell’omicidio è il diciassettenne Pino Pelosi. Quella che è creduta la verità viene diffusa da media e stampa. E come sottolinea la nota di Sky, sembra che tutto lasci pensare che Pasolini sia morto: “Di una morte cercata. Una morte violenta nel mondo della prostituzione omosessuale, derubricata a fatto di cronaca nera“. Il film-inchiesta, però, si vuole soffermare su tutti gli aspetti rimasti irrisolti del caso.
E, dunque, sulle testimonianze degli abitanti dell’Idroscalo andate ‘perdute‘. Ma anche su come sia arrivata la deposizione di Pelosi all’Ansa: “Divenendo fin da subito l’unica verità da divulgare“. Nel film una molteplicità di testimonianze e punti di vista, anche spesso in contraddizione, disegnano una trama articolata dai contorni tutt’altro che definiti. Tra le varie voci: Carla Benedetti, Vincenzo Calia, Guido Calvi, Roberto Chiesi, Furio Colombo, Aldo Colonna, Antonio Cornacchia, Goffredo Fofi, Giovanni Giovannetti, Franco Grattarola, David Grieco, Sergio Leoni, Stefano Maccioni, Dacia Maraini, Silvio Parrello, Claudia Pinelli, Guido Salvini, Angelo Ventrone e Simona Zecchi. Dopo la mostra celebrativa per il centenario dalla nascita di Pasolini, arriva dunque un altro prodotto inteso a dare risalto ad un uomo che ha dato un contributo, impossibile da sottovalutare, al nostro Paese.