Ucraina: bombardamenti su Kiev e Odessa, allarme a Zaporizhzhia
Nel Donbass la roccaforte di Bakhmut sta per cadere in mano russa, sarebbe una sconfitta pericolosa per le forze ucraine
In Ucraina sembra avvicinarsi più di prima la possibilità di un incidente nucleare. Nella notte del 9 marzo una raffica di bombardamenti ha scosso il paese. Missili russi hano colpito Kiev e Odessa. Sotto tiro anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Per l’Unione europea la situazione nel complesso atomico sta diventando “molto pericolosa“. I bombardamenti avrebbero provocato almeno 11 morti e per il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, non avevamo obiettivi militari. Erano il frutto della “barbarie russa“. Secondo le forze armate di Kiev “sei degli 81 missili lanciati dalle forze russe erano gli ipersonici Kinzhal“.
Ucraina, la centrale nucleare
La Commissione europea ha sottolineato che “occupare una centrale civile è contro tutti gli accordi internazionali. E crea una situazione molto pericolosa“. La commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, ha riferito di essere “in contatto” con il ministro dell’Energia, German Galushchenko, “per sostenere il sistema energetico dell’Ucraina“.
Anche il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha messo in guardia contro i rischi legati alle ripetute interruzioni di corrente nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Un impianto rimasto senza elettricità a causa dei bombardamenti notturni e dove sono attivati generatori diesel di emergenza per garantire l’alimentazione minima della centrale.
Bombardamenti in 10 regioni
I bombardamenti, secondo il presidente Volodymyr Zelensky, hanno colpito 10 regioni dell’Ucraina. “È stata una notte difficile. Un massiccio attacco missilistico in tutto il Paese. Le regioni di Kiev, Kirovohrad, Dnipro, Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zhytomyr, Vinnytsia. Attacchi a infrastrutture critiche ed edifici residenziali. Purtroppo ci sono feriti e morti. Le mie condoglianze alle famiglie“, ha scritto su Telegram. “Tutti i servizi funzionano. Il sistema energetico è in fase di ripristino. Sono state imposte restrizioni in tutte le regioni“, ha concluso.
“Nessun obiettivo militare, solo la barbarie russa“, ha scritto Kuleba descrivendo l’attacco. “Verrà il giorno in cui Putin e i suoi collaboratori dovranno rispondere delle loro azioni da un Tribunale speciale“, ha aggiunto. Una ricostruzione respinta da Mosca. “Armi di alta precisione a lungo raggio lanciate dall’aria, dal mare e da terra, compresi i missili ipersonici Kinzhal, hanno colpito obiettivi cruciali delle infrastrutture militari. Ma anche imprese del complesso militare-industriale e strutture energetiche che le alimentano” in Ucraina. Così il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Ria Novosti.
La NATO: “Bakhmut sta per cadere“
Sul terreno di guerra prosegue la battaglia al fronte di Bakhmut, nel Donbass. La città dell’Ucraina, quasi rasa al suolo, costituisce una località da difendere a tutti i costi. Altrimenti, ha affermato Zelensky, i russi – che già avrebbero conquistato la parte orientale del centro abitato – potrebbero sfondare definitivamente in direzione di varie altre città. Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari del gruppo Wagner, ha annunciato che le forze russe hanno preso il controllo di un altro villaggio vicino a Bakhmut. Si tratta di Dubovo-Vasilevka, situato a nord-ovest della città che stanno stringendo d’assedio. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, non ha escluso la possibilità che la città simbolo della resistenza ucraina possa cadere “nei prossimi giorni“.