Egitto, il mistero del volto della “mini-sfinge” a due teste
Il ritrovamento sarebbe avvenuto nell'area in cui sorgeva la Torre di Dendera
Una nuova scoperta archeologica straordinaria arriva dall’Egitto. Questa volta si tratta di una piccola Sfinge a due teste e insolitamente sorridente che potrebbe avere il volto di un imperatore romano. Il ritrovamento sarebbe avvenuto nei pressi del Tempio di Hathor, dove si trovava la Torre di Dendera a circa 500 km a sud del Cairo.
Secondo quanto riportato dalla BBC News in Egitto sarebbe stata scoperta una Sfinge di piccole dimensioni e con un’espressione insolitamente sorridente. Il ritrovamento, secondo quanto afferma il Ministero del Turismo e delle Antichità in un comunicato stampa ufficiale, si troverebbe in un bacino bizantino all’interno di una tomba a due livelli. Con la Sfinge ritrovata anche una stele romana inscritta in demotico e geroglifici. La ‘mini-sfinge’ potrebbe avere, infatti, il volto di un imperatore romano, ma per scoprire la sua esatta identità sarà necessario decifrare la stele. Tuttavia, per gli scienziati ci sarebbe già un’ipotesi sull’imperatore ritratto.
Chi si cela nel volto sorridente della ‘mini-sfinge’
Durante consueti lavori di scavi, gli archeologi avrebbero riportato alla luce una statua che, seppur di piccolissime dimensioni (basti pensare che la Sfinge davanti alle Piramidi di Giza è alta 20 metri), ricorda in ogni sua caratteristica una Sfinge. Insieme a questo singolare ritrovamento anche i resti di un santuario in un antico tempio nel sud dell’Egitto. Si tratterebbe di importanti ritrovamenti legati probabilmente al Tempio di Hathor, uno dei siti antichi meglio conservati dell’Egitto. La ‘mini-sfinge’ presenterebbe un volto sorridente e due singolari fossette ai lati della bocca. Sarebbero queste particolari caratteristiche a far pensare che ad essere raffigurato sia l’Imperatore romano Claudio.
Come riporta BBC News, i reperti si troverebbero all’interno di una tomba a due livelli nei pressi della Torre di Dendera nella provincia di Qena, 450 km (280 miglia) a sud della capitale del Cairo. Come chiariscono anche gli archeologi protagonisti del ritrovamento, l’Imperatore Claudio, a cui potrebbero appartenere i lineamenti sorridenti della piccola Sfinge, estese il dominio romano in Nord Africa tra il 41 e il 54 d.C. Per avere informazioni precise sull’identità della statua, tuttavia, bisognerà attendere gli studi sui segni della lastra di pietra ritrovata a suo corredo.
le scoperte in Egitto
Secondo quanto riportato da alcune voci, queste scoperte che si stanno avvicendando nelle ultime settimane in Egitto potrebbero essere un espediente per attirare i turisti. Come scrive BBC News, un modo per rilanciare l’industria del turismo in un periodo in cui l’Egitto si trova in balia di una grave crisi economica. Ma al di là delle supposizioni, tuttavia, è interessante sottolineare come difatti in pochi giorni il Governo egiziano abbia portato allo scoperto importanti ‘novità‘ ritrovate tra gli scavi di una delle civiltà più antiche della storia.
Negli ultimi mesi, infatti, ci sono state importanti scoperte nella necropoli di Saqqara vicino al Cairo, nota per la Piramide a gradoni del faraone Djoser. Ed è di qualche giorno fa la scoperta sul famoso altopiano di Giza dove si trova ancora l’ultima delle sette meraviglie del mondo antico. Solo la settimana scorsa il Cairo ha annunciato un nuovo corridoio segreto nella Piramide di Cheope. Un luogo segreto nel quale si potrebbe nascondere il grande tesoro del faraone stesso.