Laika a sostegno delle donne iraniane con “Poisoned by the Islamic Regime”
La Street Artist ha lasciato un nuovo simbolo di denuncia tra le strade di Roma dopo l'8 marzo
Il titolo della sua nuova opera di Laika è Poisoned by the Islamic Rgime. In via Nomentana, nei pressi dell’Ambasciata Iraniana, l’artista che racconta, denuncia l’attualità con la sua Street Art tra gli angoli di Roma, ha diffuso la sua voce e la voce ‘degli ultimi’ con un poster affisso nella notte tra il 9 ed il 10 Marzo 2023.
Nella notte tra il 9 ed il 10 Marzo, in via Nomentana – all’altezza della Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura – ni pressi dell’Ambasciata Iraniana a Roma è apparsa la nuova opera della Street Artist Laika, dal titolo Poisoned by the Islamic Regime.
Il poster, affisso nella settimana dell’8 marzo Giornata internazionale della donna, ritrae una studentessa con l’Hijab e la maschera antigas che studia un manuale su “come rovesciare il regime islamico“. L’immagine vuole essere un chiaro riferimento agli avvelenamenti crescenti nei luoghi di studio ai danni delle studentesse.
Laika con Poisoned by the Islamic Regime: “Vogliono punire il cuore del cambiamento”
Una nuova traccia su Roma è stata lasciata dalla Street Artist che mette ‘colore su colore’ per un chiaro appello che porta – a sua volta – nel far luce su una tossica e distruttiva realtà islamica: “Lascio alla strada un’altra opera a sostegno delle donne iraniane – afferma Laika – è necessario sostenere questa rivoluzione e bisogna continuare ininterrottamente a far luce sulle violazioni dei diritti umani del regime islamico ai danni della popolazione“.
Sono sempre più frequenti i casi di avvelenamento a studentesse iraniane che mina ad un vero attentato dei diritti umani ai danni della popolazione. Molte voci da giorni contrastano la follia che veste attualmente ‘l’uomo iraniano’ e, tra queste, ha indubbiamente dato un contributo aggiunto Laika con la sua opera Poisoned by the Islamic Regime: “Da qualche giorno sono sempre più frequenti i casi di avvelenamento di studentesse iraniane (nelle scuole femminili). Il messaggio è chiaro: vogliono punire il cuore del cambiamento. Vogliono spaventare le ragazze perché sono il motore della rivoluzione. E’ di loro che il regime ha paura”. Conclude la Street Artist: “Bisogna far sentire a queste ragazze tutto il sostegno possibile. Da Roma a Theran – Donna, vita, libertà!“.
Laika: il suo successo
Di anno in anno la sua arte ha lasciato la traccia di una voce che ha toccato temi delicati quanto scomodi anche quando i suoi poster lasciavano spazio ad un ombra perché tolti via. Quella maschera bianca ha delineato la sua identità e l’arte di Laika oggi si riconosce, apre dibattiti e circola fra i corridoi dell’informazione toccando il piccolo schermo. Ma non solo! La Street Artist è arrivata anche sul grande schermo durante la diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma 2022 con il documentario che ha visto l’esordio alla regia di Antonio Valerio Spera, Life Is (Not) A Game, e con protagonista proprio Laika.
A VelvetMAG durante la kermesse festivaliana disse: “E’ un filtro che mi porta ad essere più diretta. Per avere la possibilità di preservare la mia vita di tutti i giorni. Ho una vita normale anche io. Dietro Laika c’è un lavoro, uno studio. E’ un volto neutro sul quale puoi immaginare tutto o niente a tal punto che perde quasi importanza. Quasi come se sia influente il mio volto. Ciò che è importante è il mio messaggio che lascio sui muri”. Laika è stata premiata di recente in occasione dei Nastri D’Argento per il cinema, con il prestigioso Nastro di Protagonista dell’Anno, un riconoscimento assegnato per il documentario uscito nelle sale lo scorso 2 Febbraio.