Alessandra Pierelli lancia ‘Virtue’: “La parola chiave? Forza”
In un gioiello la sintesi dell'amore per se stessi nella prima collezione dell'ex volto noto di "Uomini e Donne"
Si chiama Virtue la nuova avventura di Alessandra Pierelli. Una voce, un nome che si materializza in un gioiello robusto e deciso, indicato per ogni persona che ami mostrare la sua parte più sicura e coraggiosa.
Sono trascorsi circa 20 anni dal suo primo passo negli studi Mediaset. Alessandra Pierelli – allora – si dirigeva verso i riflettori di Uomini e Donne, di certo ignara di quello che avrebbe poi vissuto. Il programma televisivo condotto da Maria De Filippi viveva – come ben ricordiamo – i suoi primi anni di vita e avvolgendo nella popolarità allora come oggi coloro che vi partecipano. Tra i tanti vi era proprio lei, Alessandra. Ma come dicevamo, è trascorso del tempo da quell’esordio, e Alessandra che fin dal 2003 aveva mostrato un profilo deciso e autentico, non vi ha rinunciato nella sua attuale vita privata e professionale.
Infatti, dopo essersi dedicata al cinema e allo spettacolo ma, soprattutto, alla sua splendida famiglia, per Alessandra Pierelli è iniziata una nuova avventura nel mondo della gioielleria. Seguitissima sui social, ha deciso infatti di mettersi in gioco lanciando la sua prima linea di anelli, Virtue, immaginata da lei stessa e realizzata a mano dai laboratori orafi scelti da Capricci Store, azienda italiana situata in Toscana. Ha descritto il concept del suo nuovo progetto e qualche curiosità sul suo quotidiano durante una piacevole intervista a VelvetMAG.
Alessandra Pierelli, Virtue: intervista esclusiva a VelvetMAG
Virtue è un gioiello perfetto per tutti quelli che ascoltano la ‘voce della pancia’. Quella che non ama porsi limiti e abbatte le paure razionali. Simboleggia la forza che si manifesta dentro ognuno di noi nei momenti più bui, la scelta di evolversi per raggiungere sempre nuovi obiettivi, come pure la catena che ci unisce a quegli affetti che rimangono indissolubili nel tempo.
È un accessorio dal design moderno, contemporaneo e rock, classico e glam allo stesso tempo, dove l’attenta ricerca estetica incontra tutta l’eccellenza della produzione artigianale Made in Italy. L’obiettivo di Virtue è arrivare dritto al cuore delle persone, proprio come Alessandra Pierelli che è mamma, moglie ma, soprattutto, una donna forte che non usa maschere.
Alessandra, partiamo dal concept delle tua nuova avventura professionale. Da cosa nasce Virtue?
Nasce un po’ per gioco. Io collaboro con Capricci Store ormai da qualche anno, ma non mi era mai balenata l’idea di disegnare un gioiello. Ma sai anche perché? Non è il mio lavoro, non l’ho mai fatto e forse – pensavo – di non essere neanche in grado di farlo in quanto è comunque un ruolo che non mi compete, difatti per questo esistono i creativi. Poi cosa è successo? Stimolata da questa passione per i gioielli, mi sono messa a disegnare. Io amo le catene e disegnando questo anello il risultato è stato spettacolare. Il team di Capricci Store è rimasto entusiasta, gli artigiani anche. E’ nato un progetto valido anche se era la mia prima volta.
Cosa simboleggia la catena e cosa ha portato alla tua vita?
La catena per me rappresenta un po’ tutto: forza, dolcezza. Anche l’infinito – presente sull’anello – è un simbolo altrettanto importante. Questo gioiello è un po’ la sintesi di un coraggio che si ha, dove ci si riconosce nel non mollare mai, come anche la voglia di mettersi in gioco. La forza è comunque la parola chiave ed è più personale perché nasce da situazioni che ho vissuto e che ho superato grazie – appunto – alla forza di andare avanti. Tutto questo mi rappresenta.
I tuoi anelli per chi sono pensati?
Per me! (ride, n.d.r.)
Sei ricordata come uno dei volti di Uomini e Donne che meno ambiva a diventare personaggio. Indossare una maschera ti avrebbe protetta?
Ci sono stati dei momenti dove sarebbe stato meglio, forse, indossare una maschera. Affrontare magari una determinata situazione da come l’ho gestita e da come l’ho vissuta. Avrei dovuto indossarla, forse anche in Tv, ma io proprio non ci riesco. Non riuscirei a recitare un ruolo, Non l’ho mai fatto! Preferisco affrontare qualsiasi situazione senza nessuna maschera che possa farmi da scudo.
Negli Anni Duemila Tv, teatro, cinema, mentre oggi alcuni magazine ti dipingono immersa nella vita familiare. Cosa è accaduto?
L’ho fatto perché avevo voglia di crearmi una famiglia. Mio marito – allora ancora mio fidanzato – faceva già un lavoro particolare. Si spostava tantissimo e io avrei dovuto scegliere tra seguire lui o continuare a lavorare. Il cuore ha preso il sopravvento. Ti ripeto, quello che mi interessava di più era crearmi una famiglia.
Facciamo nostra una domanda che i tuoi tanti followers ti avranno rivolto dall’esordio nel dating show ad oggi: cosa avresti da dire all’Alessandra di allora?
Che bella domanda! Alla Alessandra di allora le direi: “Datte na svegliata” (ride, n.d.r). Alessandra viveva un po’ nel mondo dei sogni. Era tutto un sogno quello che stava vivendo: televisione, gente che ferma per strada, offerte lavorative. Per non parlare della popolarità importante. E’ stato un momento molto bello, ma anche difficile. Io l’ho affrontato non preparata e forse è stata la fortuna perché è uscita la mia parte più vera. Ma alla Alessandra di quel periodo le direi anche che non ha sbagliato niente e che se Alessandra di oggi è la donna che avrebbe voluto essere, è grazie anche ai suoi vent’anni nei quali si è sempre comportata bene.