Si è conclusa all’insegna della beneficenza la Maroc Fashion Week che, dall’8 al 12 marzo, ha trasformato Marrakech nella capitale della moda orientale con la seconda edizione dell’appuntamento organizzato dall’ Oriental Fashion Show.
L’Associazione presieduta da Hind Joudar, che promuove l’arte manifatturiera e la couture orientale nel mondo, ha dato vita a una kermesse di appuntamenti, mostre e sfilate. Happening capaci di riunire stilisti e creatori provenienti da ogni latitudine e i big della moda marocchina davanti ai media e ad un pubblico internazionale.
Maroc Fashion Week, moda e solidarietà
Un evento quello della Maroc Fashion Week reso ancora più speciale dal suo coté benefico. In questa occasione si è tradotto infatti in una serata dedicata a supportare l’Associazione Atlas Kinder che si occupa da anni di accogliere e accudire i bambini orfani provenienti da tutto il Marocco in un contesto quanto più possibile familiare. Per farlo è stata organizzata una raccolta fondi basata su un’asta di opere d’arte. Tra queste quelle firmate dal pittore Hamidi, e di capi di haute couture, tra cui le creazioni donate da Vivienne Westwood e dallo stilista Karim Tassi.
Non è mancato un tributo postumo a Hansjörg Huber. Il carismatico imprenditore svizzero, scomparso lo scorso settembre, ha realizzato il sogno di una vita costruendo, nel 2015, la prima casa-famiglia a Dar Bouidar per i bambini marocchini. Dai 30 orfani iniziali, oggi conta oltre 160 ospiti. L’Associazione Atlas Kinder continua oggi l’opera del suo fondatore sia con la costruzione di altri villaggi per bambini. Ma anche occupandosi attivamente della loro educazione e della loro istruzione.
L’Oriental Fashion Show della Maroc Fashion Week
La kermesse Maroc Fashion Week, organizzata da Oriental Fashion Show, l’associazione presieduta da Hind Joudar, si è svolta dall’8 al 12 marzo nello spazio culturale Meyden a Marrakech. L’evento si è svolto all’interno dell’M Avenue, destinazione lifestyle sviluppata dall’imprenditore Nabil Slitine.
Le collezioni primavera-estate 2023 hanno sfilato davanti a una giuria internazionale. Dalla grazia selvaggia delle steppe centroasiatiche tradotta da Hanum Aidash, allo spirito modest-fashion di Maryam El Himer, dal patrimonio rivisitato di Gabarit all’ingegno artistico di Zineb Hazim. Presenti anche le influenze newyorkesi di Christophe Guillarmé e le creazioni dei giovani talenti dell’Acadamia Di Moda di Nazareth, del laboratorio Chardon Savard e della scuola Escom Bel.
Alla Maroc Fashion Week si sono dati appuntamento i big della moda marocchina. Ma anche nomi noti in Libano, Palestina e Francia, palcoscenico delle creazioni di Lamia Lakhsassi, Houda Serbouti e Salma Lazrak, Bernard Jabbour e Omri Elayan. Kim Kordza ha chiuso la serata presentando un’esclusiva rivisitazione di due dei suoi abiti da sposa più iconici. La Maroc Fashion Week ha infine incoronato la designer palestinese Donia Shehadeh miglior giovane talento di questa edizione. L’omaggio postumo di solidarietà e riconoscenza verso le persone più bisognose ed emarginate dalla società è stato reso a Hubert Hansjorg, imprenditore svizzero fondatore del villaggio Atlas Kinder. Grazie a lui i bambini orfani ritroveranno un sorriso ed un’istruzione.