A Galleria Borghese: “Giuseppe Penone. Gesti Universali”
Arriva a Roma la mostra a cura di Francesco Stocchi
Presso Galleria Borghese, a Roma, arriva la mostra dedicata al Maestro dell’Arte Povera Giuseppe Penone. Un’esposizione curata da Francesco Stocchi che conta oltre trenta opere realizzate dagli Anni Settanta ai primi Anni Duemila.
Dal 24 marzo al 28 maggio 2023, Galleria Borghese ospita la mostra Giuseppe Penone. Gesti Universali. Un’esposizione a cura di Francesco Stocchi dove oltre trenta opere del Maestro dell’Arte Povera intrecciano, come rivela una nota stampa ufficiale, un nuovo dialogo tra Natura e Storia, a dimostrazione dell’immutata vitalità della scultura. Il percorso espositivo attraversa il Salone di Mariano Rossi, la Sala di Apollo e Dafne, la Sala degli Imperatori e quella di Enea e Anchise per arrivare fino al Giardino dell’Uccelliera ed eccezionalmente nel Giardino della Meridiana.
Giuseppe Penone e il rapporto tra uomo e materia
Giuseppe Penone. Gesti Universali riporta a Galleria Borghese l’arte contemporanea. Come tiene a precisare ancora la nota che racconta alcuni dettagli della mostra, questo percorso espositivo parte dalla ricerca di qualcosa che non si trova negli spazi della Galleria. Per questo nasce un dialogo con il paesaggio e la scultura che la statuaria antica presente nella collezione del museo. Un percorso che, in tal senso, si pone in perfetta continuità con le ricerche sul rapporto tra Arte e Natura che caratterizzano la direzione di Francesca Cappelletti. Interessante notare che la mostra Giuseppe Penone. Gesti Universali non propone alcun confronto. Ma presenta opere scelte come ‘riflesso‘ rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi.
Ovvero, nel dettaglio, in quelle sale in cui si trovano marmi, sculture e decorazioni, l’esposizione dedicata al Maestro Penone porta un “innesto organico” di foglie, cuoio, legno che collega e definisce i due universi. Nei Giardini invece, l’integrazione guarda al mondo dei metalli, con sculture in bronzo che dialogano con la ricca vegetazione circostante. Il percorso espositivo, inoltre, comprende nuclei di opere meno note o iconograficamente poco associate al lavoro di Penone. Tra queste Sguardo vegetale, e altre esposte per la prima volta in gruppi tematici. L’artista afferma: “Questa mostra è un dialogo tra oggetti che esprimono dei pensieri di epoche diverse ma che hanno come filo conduttore comune il rapporto tra l’uomo e la materia che lo circonda“.
Il dialogo e la relazione nella mostra
Il Maestro Giuseppe Penone, come riporta sempre la nota stampa ufficiale, chiarisce ancora in merito al rapporto tra uomo e materia: “Questo avviene nell’azione che produce l’opera e che accomuna le opere della Galleria Borghese con la realtà di oggi. Solo attraverso una riflessione con i materiali e con lo spirito che ha sviluppato quelle forme d’arte, si può creare un dialogo che non è un confronto ma un tentativo di porre l’attenzione su dei valori che si possono ritenere condivisi“. Come chiarisce anche il curatore della mostra, Francesco Stocchi, questo percorso espositivo vuole interrogarsi sulla relazione della natura rispetto ad un passato storico. “Un dialogo di idee e materiali, rispetto a un confronto di forme e simboli, che esprime tutta la vitalità della natura umana e di quella vegetale“.
La direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, tiene a precisare che questa mostra chiude la serie di esposizioni volte a indagare sul rapporto tra arte e natura. “Il percorso si svolge in maniera significativa da alcune sale del museo allo spazio esterno, consentendo al visitatore di mettere a fuoco relazioni fra la materia e il gesto dell’artista e riscoprire la potenziale alleanza fra l’essere umano e la natura nel ciclo del tempo“. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa con un’intervista all’artista di Francesco Stocchi e un saggio di Andrea Cortellessa.