Fioccano le prime novità sulla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 30 agosto al 9 settembre. A sei mesi dalla precedente edizione, infatti, la Biennale ha rivelato i nome dei due artisti che saranno insigniti del Leone d’Oro alla carriera.
La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografia di Venezia si appresta ad arrivare all’edizione n. 80. Tra gli eventi più longevi al mondo incentrati sulla settima arte, la kermesse porta annualmente al Lido star da ogni parte del mondo per celebrare la potenza del grande schermo. Come ogni anno, anche per la prossima edizione sono iniziati i preparativi con mesi d’anticipo, a partire dall’annuncio del Leone d’Oro.
Quest’anno l’evento, curato dal direttore artistico Alberto Barbera, renderà omaggio a due personalità. Due artisti riceveranno infatti il prestigioso riconoscimento per la carriera. L’annuncio ufficiale è arrivato attraverso i canali social della Biennale di Venezia. Attraverso le pagine ufficiali è stato reso noto il nome delle due personalità artistiche. In attesa di scoprire il nome del Presidente di Giuria – ruolo che lo scorso anno è stato ricoperto dall’interprete Premio Oscar Julianne Moore – e della Madrina, ecco chi riceverà l’ambito Leone d’Oro alla carriera Venezia 80.
Venezia 80 inizia a prendere forma: annunciati i due Leone d’Oro alla carriera, ecco chi li riceverà
Così come lo scorso anno, in cui a ricevere il riconoscimento sono stati Catherine Deneuve e Paul Schrader, anche per Venezia 80 i Leone d’Oro alla Carriera saranno due. Il Cda della Biennale ha accolto la proposta di Alberto Barbera di omaggiare, per la prossima edizione, Liliana Cavani e Tony Leung Chiu-wai.
Per quanto riguarda la regista nostrana, l’organizzazione ha addotto come motivazione: “Un’artista polivalente capace di frequentare la televisione, il teatro e la musica lirica con il medesimo spirito non convenzionale e la stessa inquietudine intellettuale che hanno reso celebri i suoi film“. Dell’artista, Barbera ha dichiarato: “Quello di Liliana Cavani è uno sguardo politico nel senso più alto del termine, anti-dogmatico, non allineato, coraggioso nell’affrontare anche i più impegnativi tabù, estraneo alle mode, refrattario ai compromessi e agli opportunismi produttivi, aperto invece a una fertile ambiguità nei confronti dei personaggi e delle situazioni messe in scena. ”
La regista, che si è detta “molto felice e grata alla Biennale di Venezia per questa sorpresa bellissima“, ha una lunga storia connessa al Lido di Venezia. Già nel 1965, infatti, Liliana Cavani ha partecipato con Philippe Pétain: Processo a Vichy, Leone di San Marco per il documentario. Più volte, negli anni successivi, è tornata alla kermesse, con Francesco d’Assisi (1966), Galileo (1968), I cannibali (1969), fino ad anni più recenti con Il gioco di Ripley (2002) e Clarisse (2012).
Chi è Tony Leung Chiu-wai, vincitore del Leone d’Oro alla carriera
Per quanto concerne l’attore e regista hongkonghese, Barbera ha affermato: “Nel corso dei decenni, oltre a mantenere viva la curiosità per ruoli e cinematografie sempre diversi, grazie alle sfaccettature dei suoi molteplici personaggi ha dato un contributo importante alla ridefinizione dell’immagine tradizionale della star maschile, consacrando la sua unicità sulla scena cinematografica contemporanea“. Un’importanza che anche la Biennale di Venezia ha riconosciuto all’artista, definendolo come “uno degli interpreti più carismatici del cinema contemporaneo“.
Anche Tony Leung Chiu-wai non è nuovo al Lido di Venezia. L’interprete, oggi 60enne, ha difatti interpretato tre film risultati poi vincitori del Leone d’Oro, ovvero Città dolente (1989) di Hou Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran Anh Hung e Lust, Caution (2007) di Ang Lee. Oltre ad aver ricevuto il Prix d’interprétation masculine per In the Mood for Love di Wong Kar-wai nel 2000, è entrato nell’Universo Marvel nel 2021 con Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, nel ruolo del villain Wenwu / Mandarino.