Re Carlo al Bundestag: dalla parte dell’Europa senza nominare la Brexit
Il Sovrano ha tenuto uno storico discorso al Parlamento tedesco
Giornata importantissima per re Carlo III, che giovedì 30 marzo è passato alla storia come il primo monarca britannico a rivolgersi al Bundestag, il parlamento tedesco. Il Sovrano, la cui visita in Germania si sta rivelando un successo, ha reso omaggio ai profondi legami storici e tra le due nazioni. Il tutto senza menzionare sapientemente la parola “Brexit” che ha fatto raffreddare l’amicizia tra le nazioni negli ultimi anni.
In questi giorni Carlo III è in Germania per la visita di stato inaugurale del suo regno con la regina consorte Camilla. In un discorso di ben 25 minuti ha esaltato la profonda amicizia tra i paesi e per farlo ha mescolato fluentemente inglese e tedesco. Nella sua introduzione la presidente del Bundestag, Bärbel Bas, ha affermato: “Gran Bretagna e Germania sono, e rimarranno, stretti alleati e fiduciosi partner, anche dopo la decisione di uscire dall’Unione Europea“.
Ma re Carlo III non ha raccolto la provocazione e nel suo discorso ha evitato di menzionare la Brexit o l’Unione Europea. Al contrario, tutte le sue parole erano un tentativo di elogiare la scelta della Germania di aiutare l’Ucraina e un manifesto politico molto chiaro. La visita di stato del Re sta avendo un’importante risonanza nei Paesi europei. Durante la cena di gala al Bellevue Palace di mercoledì sera, il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha descritto la decisione del re di visitare la Germania prima della sua incoronazione non solo come una grande dichiarazione personale, ma come un “forte gesto europeo”. Ha aggiunto: “Significa molto per me, molto per noi tedeschi”.
Il discorso di re Carlo III al Parlamento tedesco è un successo
Alternando tedesco e inglese, re Carlo ha affermato che è stato un “grande onore” parlare giovedì al Bundestag, aggiungendo di essere orgoglioso di trovarsi a Berlino per “rinnovare lo speciale legame di amicizia tra i nostri due Paesi“. Ringraziando anche per le condoglianze che ha ricevuto in occasione della morte della regina Elisabetta, ha aggiunto che l’amicizia tra le due Nazioni “ha significato molto per la mia amata madre“. Come si aspettavano in molti, inoltre, il Re ha discusso della guerra in Ucraina e ha elogiato il sostegno dei Paesi europei a Kiev. Ha affermato: “Innumerevoli vite sono state distrutte. La libertà e la dignità umana sono state calpestate nel modo più brutale. La sicurezza dell’Europa è stata minacciata, insieme ai nostri valori democratici. Anche se detestiamo le spaventose scene di distruzione, possiamo prendere coraggio dalla nostra unità – in difesa dell’Ucraina, della pace e della libertà“.
Allentando i toni, inoltre, re Carlo ha aggiunto al suo discorso anche connessioni culturali, cenni alla tecnologia e persino al calcio. Le sue parole hanno ottenuto successo, scatenando due minuti di standing ovation alla fine. Dopo aver rivolto uno storico discorso al Parlamento, Carlo III ha visitato il campo per rifugiati nell’ex aeroporto Tegel di Berlino. A seguire si è diretto nelle zone di campagna per incontrare i soldati del battaglione anfibio tedesco-britannico 130 e visitare Brodowin, un eco-villaggio dove gli agricoltori usano rimedi omeopatici per lavorare la loro terra e curare il loro bestiame. Proprio l’interesse di re Carlo per l’ecologia, infatti, gli ha fatto guadagnare un’accoglienza calorosa da parte dei tedeschi che lo aspettavano per le strade.