Vittorio Camaiani: “La bellezza? E’ il mio ossigeno”
Il famoso stilista marchigiano lancia la sua nuova linea primavera/estate 2023
E’ un viaggio alla scoperta dei sogni, della voglia di vivere e di libertà, la nuova collezione primavera/estate 2023 di Vittorio Camaiani. Il celebre couturier marchigiano nella sua nuova narrativa, intitolata Quando è un mare, parte dalla sua città San Benedetto del Tronto e dai luoghi iconici della famosa riviera per avventurarsi in un universo vacanziero ispirato anche al famoso libro Vestivamo alla marinara di Susanna Agnelli.
E così, capo dopo capo, in una successione lineare di bianco, blu e rosa, rosso, verde, sabbia amalgamati su lino, cotone clo clo, gabardine di cotone, organza, seta cady, marocaine, tulle, la donna Camaiani incede con tutta la sua eleganza e raffinatezza anche in città sognando già spensierati lidi vacanzieri. Set prescelto del Poeta della Moda per raccontare la sua couture, al cospetto di nobili e personaggi del mondo dello spettacolo, è la maestosa e settecentesca Galleria del Cardinale Colonna che riapre le sue porte alla moda anche per festeggiare anche un anno di rinnovata gestione. Per l’occasione Vittorio Camaiani si racconta in un’intervista esclusiva su VelvetMAG.
Vittorio Camaiani: l’intervista esclusiva a VelvetMAG
Come nascono queste nuove proposte?
Questa collezione arriva proprio con l’intento di permettere di viaggiare e di sentirsi in vacanza tra le righe del quotidiano. Il mare ci parla di sogno, di libertà, di orizzonti infiniti, di silenzi in una sospensione tra realtà e immaginazione.
Come si caratterizzano i capi?
La mia linea segue il corpo femminile differenziandosi di volta in volta a seconda del tema che ispira la collezione. In questo caso i colori e i richiami al mare che percorrono tutti i capi vogliono portare la donna a sentirsi libera e leggera nella frenesia della vita di tutti i giorni.
Vittorio Camaiani si è lasciato suggestionare da qualche particolare nel suo racconto?
Partendo dalla lettura del famoso libro di Susanna Agnelli Vestivamo alla marinara ho rivolto lo sguardo al mio mare, a San Benedetto del Tronto. Le onde, le dune di sabbia, le cabine hanno creato una donna “alla marinara”. Il capo emblematico è forse il top in seta decorato con una sorta di origami a forma di barchette sulla spalla.
Come si caratterizzano le proposte giorno e sera?
La collezione è strutturata in trenta outfit che seguono diverse tematiche tutte collegate al mare. Le onde, i tramonti, le cabine, gli ombrelloni a righe, le barche vengono evocate in ogni capo, dal giorno alla sera.
Riguardo gli accessori invece?
Per il giorno indosseremo sandali bassi e per la sera sandali con tacco alto dal disegno molto lineare. I cappelli sembrano sottratti a un marinaio, ma resi più femminili dai materiali, paglia e lino.
Vittorio Camaiani quanto ama la sua città?
Questa collezione è come una sorta di cartolina sulla mia città e ho scelto di ambientarla in alcuni luoghi iconici di San Benedetto, dalla mitica Palazzina Azzurra alla prua della nave Genevieve, simbolo della flotta oceanica sanbenedettese. Per la parte sera e per la sposa abbiamo scelto di guardare il mare dall’alto, negli splendidi giardini di Villa Sgariglia a Grottammare.
Quali sono i suoi luoghi del cuore a San Benedetto del Tronto?
Mi piace percorrere a piedi il litorale, soprattutto d’inverno, ma nel tempo ho riscoperto la parte alta della città, con le vecchie case dei pescatori che potrebbe essere valorizzato con botteghe artigiane e piccoli bistrò.
Riguardo la palette cromatica delle nuove proposte?
I colori dominanti vanno dal cielo al mare in una successione di bianco, blu e rosa, il rosso, il verde, il sabbia, tutte tonalità che ritroviamo anche nella parte sera con l’aggiunta del cipria e del giallo oro. I materiali sono il lino, il cotone clo clo, il gabardine di cotone, arricchiti di fettucce e piccole stelle marine per il giorno, mentre la sera si ammanta di organza, seta cady, marocaine, tulle.
Vittorio Camaiani abbiamo visto una magnifica ed originale sposa incedere in passerella.
La sposa “del mare” è semplice, con righe di lino e tulle sull’organza, ma arricchita da una cappa di tulle a onda fermata da due stelle marine ricamate a mano.
Sceglie per la seconda volta di esibirsi alla Galleria del Cardinale Colonna, cosa l’ha colpita di questo luogo?
La Galleria del Cardinale Colonna è un luogo magico che sembra nato per far sfilare l’alto artigianato italiano accogliendolo con le forme sontuose, ma al contempo rigorose della sua architettura. Il luogo perfetto per presentare le creazioni del sarti che ancora lavorano con il cuore…
Vittorio Camaiani cosa pensa della moda di oggi?
La moda contemporanea a mio parere corre troppo alla velocità del web, ricercando spesso un facile effetto scenografico in realtà poi poco portabile. Senza essere troppo nostalgico mi sento di dire che la moda dovrebbe fare un passo indietro per il bene del prodotto, della qualità e se mi permette del “vestire bene” davvero. La bellezza è il mio ossigeno.
Una donna è elegante per lei quando?
Nel momento in cui riesce ad essere se stessa ed interpreta con la sua personalità i capi che indossa. L’eleganza per me è qualcosa di sussurrato, di suggerito, lieve e mai dirompente.
Ha all’attivo trent’anni di successi, cosa si augura per il futuro?
Spero di lavorare con lo stesso entusiasmo di sempre, del resto non saprei fare diversamente. Spero anche che la moda possa segnare delle pagine meno confuse di quanto ha fatto nell’ultimo decennio, rendendoci meno riconoscibili e più “cammufati”. Nel mio piccolo continuo a raccontare storie di abiti che sono indissolubilmente legati ad emozioni e artigianalità.