Su Sky arriva una nuova docu-serie dedicata ad un caso di cronaca nera, ancora oggi, molto discusso. Il delitto di Ponticelli. L’ombra del dubbio, questo il titolo della serie che porta in primo piano materiali d’archivio e testimonianze inedite.
Sky Original presenta un nuovo prodotto di Sky e Groenlandia dedicato ad un caso di cronaca nera sul quale persistono ancora molti dubbi. La nuova docu-serie, Il delitto di Ponticelli. L’ombra del dubbio, raccoglie materiali d’archivio e testimonianze inedite per riaccendere i riflettori su una vicenda che fa, ancora oggi, molto discutere. Dal 22 aprile in esclusiva su Sky Documentaries dalle 20.15 tutti gli episodi, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Il delitto di Ponticelli. L’ombra del dubbio è di Emanuele Cava, scritta da Matteo Billi, Emanuele Cava con Shadi Cioffi. Regia di Christian Letruria.

La verità sul delitto di Ponticelli
La docu-serie di Sky arriva a quasi quarant’anni da un delitto che coinvolse due bambine. Il 3 luglio del 1983, presso il Rione Incis, Ponticelli, Napoli, sono ritrovati i corpi di Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, di 7 e 10 anni, nel greto del torrente Pollena. I corpi delle bambine sono semi carbonizzati e con ferite di armi da taglio. L’autopsia, inoltre, rivelerà segni di abusi. Come scrive la nota che presenta la nuova docu-serie di Sky il delitto di Ponticelli “lascia un segno indelebile“. E questo anche in una comunità che è “abituata” a confrontarsi con i morti che in quegli anni si susseguono a causa della guerra di camorra. Questo massacro efferato, però, non passa inosservato e attira l’attenzione dei media per ben due mesi successivi all’accaduto.
Tutti si interrogano su chi possa aver compiuto “un simile orrore“. E, nonostante in un primo momento le indagini si fossero concentrate su un pregiudicato che sembrava il colpevole perfetto, il 4 settembre 1983 vengono arrestati a sorpresa tre ragazzi incensurati, tra i 18 e i 20 anni: Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca, Luigi Schiavo. Il processo tarda a partire e dopo quattro anni, tra Poggioreale e soggiorni obbligati, arriva la condanna, confermata in Appello e Cassazione. Sulla sentenza si legge: “Ergastolo, fine pena mai“. Tale sentenza sembra arrivare dopo una serie di testimonianze e confessioni.
Verso una possibile revisione
Come riporta ancora la nota, però, sulle testimonianze e le confessioni: “Si estende l’ombra lunga del dubbio dovuta a presunte violenze perpetrate durante gli interrogatori e a un possibile ruolo giocato dalla camorra”. Dal 2015 Ciro, Luigi e Giuseppe sono uomini liberi, dopo aver trascorso più di 27 anni di carcere insieme, nella stessa cella, professandosi ogni giorno innocenti. Nell’estate 2022, dopo tre richieste di revisione respinte, la Commissione antimafia ha votato all’unanimità la proposta di indagare sulle infiltrazioni camorriste che avrebbero inquinato le indagini.

A quasi quarant’anni dal delitto di Ponticelli ci si interroga sulla possibilità che il colpevole del massacro sia ancora in giro e se i tre accusati siano, invece, vittime di uno dei più grandi errori giudiziari. Il caso, oggi, coinvolge anche il Governo. I tre accusati tornano a parlare della loro storia in questa docu-serie in quattro episodi. “Oggi Giuseppe, Ciro e Luigi continuano la loro battaglia per ottenere la revisione del processo, in attesa che una nuova Commissione Parlamentare proceda con l’audizione dei testimoni chiave“. Le tappe principali del caso di Ponticelli sono state ricostruite sul sito: www.ildelittodiponticelli.it