Foto, grazie all’Intelligenza Artificiale una nuova ‘beffa di Modigliani’
Come nel 1984 tre ragazzi scolpirono opere attribuite all'artista livornese, così un fotografo ha 'ingannato' i giurati di un concorso con un'immagine 'fake'
L’uso sempre più diffuso, anche nel settore delle foto, dell’Intelligenza Artificiale si nutre a volte di provocazioni. In alcuni casi intelligenti: così appare quella del fotografo tedesco Boris Eldagsen, tra i vincitori del Sony World Photography Awards. Qualcosa che, fatte le dovute proporzioni, può ricordare ai meno giovani la clamorosa ‘beffa di Modigliani’ a Livorno.
Il Sony World Photography Awards è uno dei più importanti concorsi annuali di fotografia al mondo. Ebbene, Boris Eldagsen ha presentato in concorso una foto in bianco e nero, intitolata Pseudomnesia – The Electrician. La foto sembra scattata negli Anni Quaranta e ritrae due donne; i giurati l’hanno classificata prima nella categoria Creatività della sezione Open del Sony World Photography Awards.
Foto ‘fasulla’ e vincente
L’immagine però non l’ha scattata il fotografo tedesco Eldagsen ma l’ha generata Stable Diffusion: una delle più avanzate tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale. Un software, in pratica, capace di creare immagini a partire da un comando scritto da un uomo. Una volta chiamato a ritirare il prestigioso premio di foto del Sony World Photography Awards, Boris Eldagsen lo ha rifiutato. Sul suo blog ha spiegato di aver partecipato al concorso per aprire un dibattito sul tema. E per capire “se i grandi premi di fotografia sono pronti per le immagini create con l’intelligenza artificiale: non lo sono“, si è risposto.
Eldagsen “rimosso“
Gli organizzatori non l’hanno presa affatto bene. In fondo Boris Eldagsen ha dimostrato che i giurati del Sony World Photography Awards, uno dei massimi premi fotografici internazionali, non sono in grado di distinguere tra una foto realizzata da un autore professionista e quella creata a tavolino grazie a un bot di Intelligenza Artificiale. Secondo quanto gli organizzatori del Sony World Photography Awards hanno asserito a Bbc News, poiché Eldagsen ha deciso di rifiutare il premio, hanno “sospeso le attività con lui. E, in linea con i suoi desideri” lo hanno “rimosso dalla competizione“. Un atto che, ammesso sia “in linea con i suoi desideri” non lo è con quelli iniziali degli organizzatori del premio, i quali, messi alla berlina dal fotografo tedesco, lo hanno scaricato brutalmente.
L’Intelligenza Artificiale e le foto
L’uso dell’Intelligenza Artificiale è ormai diffuso, come detto, in tutti i settori. Software in grado di generate contenuti creativi ad altissimo livello tecnologico si trovano nella scrittura delle canzoni, ad esempio, così come nello sviluppo della medicina. Negli ultimi tempi si è arroventato il dibattito cominciato negli Usa e arrivato anche in Italia sul lancio del software ChatGpt, dell’azienda Open AI, finanziata anche dalla Microsoft di Bill Gates.
Un dibattito che ha fatto da catalizzatore attorno alle opportunità ma anche e soprattutto ai pericoli di uno sviluppo incontrollato dei bot di Intelligenza Artificiale. Il Sony World Photography Awards non è il primo premio artistico vinto grazie all’Intelligenza Artificiale. Lo scorso agosto un’opera realizzata da Midjourney, laboratorio di ricerca sull’AI (Artificial Intelligence), si è aggiudicata il concorso della Colorado State Fair.
Dopo le foto fake del Papa con il piumino bianco – che non aveva – e del brutale arresto di Donald Trump – che non è mai avvenuto in quel modo – quello generato da Boris Eldagsen è un altro caso è destinato ad alimentare il dibattito sull’Intelligenza Artificiale generativa. Un dibattito che in Italia ha avuto negli ultimi giorni un elemento in più: la realizzazione con software di Intelligenza Artificiale delle foto del funerale simulato di Silvio Berlusconi.