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Elly Schlein posa su Vogue: “Seguo i consigli di un armocromista”

Polemica (perbenista?) sulle dichiarazioni 'frivole' della segretaria del PD che, in quanto donna, è sotto tiro dei social. Come Giorgia Meloni

La prima segretaria donna del PD, Elly Schlein, 37 anni, punta anche su stile ed eleganza personalizzata per rafforzare la sua leadership di sinistra. La cosa potrebbe apparire poco verosimile o, per alcuni, un vero e proprio scandalo.

Considerato che Schlein si è finora proposta all’attenzione dell’opinione pubblica quale giovane dirigente in prima linea per cose ben più concrete del suo modo di vestirsi, che ai più superficiali è apparso dimesso se non condizionato da uno stile stravagante.

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La segretaria del PD Elly Schlein. Foto Ansa/Giuseppe Lami

Schlein, il look e “l’armocromia

Finora Elly Schlein ha infatti parlato di diritti civili, eguaglianza sociale, difesa del lavoro, del salario minimo e dell’ambiente. Ma dall’intervista che ha rilasciato a Vogue Italia (il 25 aprile) in poi, nulla sarà più come prima per l’immagine della segretaria. Nel colloquio la leader di sinistra ha parlato di molte cose. Tuttavia, come accade facilmente nei meccanismi mediatici italiani, che si giovano dell’eco moltiplicatore dei social media, una cosa sola ha scatenato l’attenzione e la polemica. Ovvero la risposta di Schlein a un domanda sul cosiddetto power dressing nella comunicazione politica.

In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio” ha risposto la segretaria del PD. Armocromia è una parola che non esiste nella lingua italiana, non è sul vocabolario. Ciò non toglie che si tratti di uno di quei neologismi abbondantemente impiegati nell’industria della cosmetica e della moda.

Cos’è l’armocromia

Secondo una definizione riportata proprio da Vogue Italia, si tratta di “una vera scienza del colore che in base alla combinazione di pelle, occhi e capelli, volta a definire una tabella di tonalità (fredde/calde e/o sature/vivaci) è ideale per ciascuno di noi. Un modo semplice e matematico per esaltare la nostra bellezza naturale. Nei paesi anglosassoni si chiama Color Analysis, in Italia ha un nome dolce ed evocativo, quale armocromia“.

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Elly Schlein in corteo a Milano iper la Festa della Liberazione il 25 aprile 20230. Foto Ansa/Matteo Corner

Schlein e la signora Enrica

Che sia un sostantivo, per quanto inventato, “dolce ed evocativo” non ci sono dubbi. Qualche perplessità e tanto sarcasmo sono sorti a molti, sui social media e in Rete, sul fatto che che faccia bene a usufruirne, politicamente, la prima segretaria donna del Partito Democratico. Una giovane leader in ascesa che si propone di assegnare al lavoro della comunità politica di cui è alla guida il compito di spostare nettamente a sinistra l’asse programmatico. Ma la signora Enrica Chicchio – l’armocromista di Elly – scende in campo a sua difesa. “Elly non ha un look da centro sociale” dice a Repubblica. “Abbiamo sostituito l’eskimo con un trench di taglio sartoriale. Tuttavia sarebbe controproducente snaturarla nel look rispetto a quello a cui siamo abituati“.

Al quotidiano romano Chicchio ha raccontato di essere anche la personal shopper della leader dem (per quanto riguarda l’abbigliamento). Insomma una consulente d’immagine a vasto raggio. Sui social media si è scatenato contro Schlein da un lato un torrente di insulti e beffarda ironia: dal diritto al “reddito di eleganza” all’intervista concessa a Vogue “non la rivista della classe operaia“. Dall’altro è dilagata la polemica sull’opportunità di puntare sull’armocromia e spendere denaro in consulenze d’immagine e personal shopping per una leader della sinistra che almeno in teoria dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini meno abbienti. Quelli che i vestiti se li permettono a stento.

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Enrica Chicchio, l’armocromista di Elly Schlein. Foto Twitter @Secretary_it

Elly alla prova a metà maggio

Ma in fondo non c’è nulla di strano. Elly Schlein sta costruendo di sé un’immagine di guida politica non estremista. Per questo ha “sostituito l’eskimo col trench sartoriale“. Un look da leader ‘obamiana’ all’italiana (ha partecipato da volontaria alle due campagne elettorali dell’ex presidente Usa). Nel fine settimana del 14 e 15 maggio si svolgeranno le elezioni comunali in 591 comuni, fra cui 13 capoluoghi di provincia: da Brescia a Pisa e da Sondrio a Teramo: è li che il PD di Elly sarà messo alla prova per la prima volta. A prescindere dall’armocromia.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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