La monarchia di re Carlo III si trova in una fase di transizione. Il lungo regno della regina Elisabetta II, che è giunto al termine lo scorso 8 settembre, ha avuto una durata di 70 anni. Tra disordini e scandali per lo più familiari, ha rappresentato per gli inglesi un periodo di stabilità e continuità per la monarchia. L’affermazione in termini di popolarità di un nuovo re (e di una nuova regina) non è un affare semplice.
Tra tensioni familiari e disordini interni, dunque, è normale che i media britannici si interroghino sull’indice di gradimento della monarchia? Le recenti visite di re Carlo III hanno mostrato la presenza di gruppi di manifestanti antimonarchici. Insieme a quelli che mostrano sostegno al nuovo regno, dunque, cresce il numero dei gruppi repubblicani, che potrebbero rappresentare anche una minaccia nel giorno dell’incoronazione, il prossimo 6 maggio.
Come riporta la BBC, c’è un motivo per il quale gli antimonarchici hanno deciso di agire proprio adesso. I rappresentanti di questo movimento, infatti, avevano stabilito di non agire durante il regno di Elisabetta II per il rischio di inimicarsi l’opinione pubblica, compattamente favorevole per la Sovrana. Ma ora hanno deciso di sfruttare il regno “neonato” di re Carlo III per portare avanti le loro idee. Ma, oltre all’opinione degli antimonarchici, qual è la valutazione che gli inglesi danno al nuovo Sovrano?
Re Carlo III: la popolarità della monarchia crolla tra i più giovani
Per valutare l’indice di popolarità della monarchia, Panorama ha commissionato un nuovo sondaggio di opinione a YouGov. I risultati dimostrano che al momento re Carlo III non ha nulla da temere. Gli inglesi, infatti, sostengono la monarchia con il 58%. Solo il 26% degli intervistati, infatti, dichiara di voler eleggere il proprio Capo di Stato. Oltre a questo primo dato – che potrebbe apparire entusiasmante – ci sono altri numeri che fanno riflettere. La monarchia di Carlo e Camilla, infatti, non ha appeal tra i più giovani e questo potrebbe minare il futuro dell’istituzione e rappresentare una sfida da affrontare nell’immediato. Mentre gli over 65 erano i più propensi a sostenere la monarchia (al 78%), i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni erano i meno propensi. Solo il 32% degli intervistati in questa fascia d’età è pronto a sostenere la monarchia. Tra i più giovani, infatti, il 38% ha dichiarato di preferire un Capo di Stato eletto, mentre il restante 30% ha preferito non esprimersi.
La popolarità della monarchia, come mostrano i grafici prodotti da Panorama, diminuisce man mano che ci si avvicina alle fasce più giovani della popolazione. L’indifferenza, inoltre, potrebbe essere un problema tanto quanto l’opposizione. Un dato che non va sottovalutato, infatti, è che il 78% dei più giovani afferma di “non essere interessato” alla Famiglia Reale. Il regno di Carlo III, dunque, si troverà nei prossimi mesi (o anni) a dover trovare soluzioni per affrontare queste sfide. Tra le perplessità sollevate c’è quella che riguarda la ricchezza della Corona. Le risposte fornite dai giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, infatti, dimostrano che il 40% era propenso a pensare che la monarchia abbia un cattivo rapporto qualità-prezzo, mentre il 36% ritiene il contrario. Parte degli intervistati, inoltre, non approva che l’incoronazione di re Carlo sia finanziata dalla spesa pubblica.
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