Loulou Bag di Yves Saint Laurent, la storia di un’icona
Un accessorio elegante e pratico desiderato dalle fashion victims
Molto più di una borsa, ma un vero e proprio oggetto del desidero agognato da molte donne del mondo. La Loulou Bag di Yves Saint Laurent è una borsa iconica che completa l’outfit di diverse celebrities, ma non solo.
Versatile, comoda, pratica, adatta a qualsiasi look: dal più elegante a quello più sportivo, si può abbinare perfettamente ad un jeans, un abito da cocktail o un tailleur. Ne esistono di vari modelli e colori per accontentare i gusti più esigenti.
Loulou Bag Yves Saint Laurent: la borsa celebra la musa del designer
Ma perché la LouLou Bag di Yves Saint Laurent si chiama proprio così? Questo emblematico accessorio prende il nome da una cara amica del leggendario couturier francese: Loulou de la Falaise. Lei era una donna determinata, sensuale, colta, esuberante e acuta. Emblema di stile, di eleganza e di sensualità, difficilmente passava inosservata. Loulou ha ispirato le più importanti creazioni di Yves Saint Laurent, che proprio per lei disegnava i modelli più particolari.
Loulou de la Falaise non aveva paura di mostrare la propria sensualità. Affascinante come poche, a lei va il merito di aver conquistato Yves e di averlo ispirato per alcune delle migliori creazioni della casa di moda. Figlia della modella Maxime de La Falaise, da lei Loulou aveva ereditato i propri tratti distintivi. Non temeva di giocare con la propria immagine. Indossava camice che lasciava sbottonate e collant velati. Un look sensuale e provocatorio, ma mai volgare, spesso impreziosito dalle creazioni che Yves Saint Lauren realizzava appositamente per lei.
Loulou, una figura leggendaria
Loulou era la nipote dell’artista Oswald Birley ed amica di Andy Warhol e di diverse personalità di spicco del mondo dell’arte. La madre di Loulou divorziando affidò la figlia ad un’altra famiglia. Un evento traumatico che influenzò particolarmente la sua vita. Sposò nel 1970 Desmond FitzGerald, ma il matrimonio durò un solo anno. Nel 1977 sposò il secondo marito, lo scrittore Thadée Klossowski de Rola, figlio del pittore Balthus, un uomo cui era stata negata ogni possibilità relativa ad un percorso nell’arte pittorica. Il matrimonio tra i due fu organizzato da Yves Saint Laurent e da Pierre Bergé. La sposa indossava un completo harem con turbante di Yves Saint Laurent Rive Gauche. Nel 1986 nasce la loro unica figlia, Anna, battezzata proprio da Yves Saint Laurent.
“Il vero talento di Loulou de la Falaise, al di fuori delle sue incontestabili qualità professionali, è il fascino. Particolare. Toccante”, le parole di Yves Saint Laurent su Loulou. I due si erano conosciuti nel 1968, grazie ad un incontro organizzato dallo stilista Fernando Sanchez, a Parigi.
Qualche anno dopo, nel 1972, Loulou de la Falaise entrò a far parte della maison Yves Saint Laurent, diventando una delle sue collaboratrici più fidate, una vera musa in grado di ispirargli le creazioni migliori. “Ci divertivamo molto, e deve essergli piaciuto quello che facevo con l’abbigliamento perché un giorno mi chiese di lavorare con lui.”- ricordava Loulou-” Allora ogni giorno inventavo un nuovo modo di indossare le stesse cose o di usare cose trovate al mercatino delle pulci, cercando di essere d’ispirazione per lui, per l’atelier e per me stessa”.
Il coraggio con il quale affrontava la vita si trasferiva nelle sue creazioni. Per la maison di Yves Saint Laurent creava cappelli e gioielli: è stata al suo fianco per trent’anni. Nel mondo dell’haute couture ha portato un tocco di colore e abbinamenti coraggiosi, audaci, mélanges insoliti, unici, basati sui contrasti, gli stessi di cui era piena la sua esistenza.
Ha dedicato la sua vita agli accessori, piccoli elementi fondamentali che non bisognerebbe mai trascurare: “Gli accessori hanno un ruolo importante nelle nostre vite stressanti. Se dovete andare fuori a cena e non avete il tempo di rientrare a cambiarvi, potete togliervi la giacca e mettere un gioiello”, diceva LouLou.
LouLou Bag di Yves Saint Luarent, modelli e caratteristiche
La borsa Loulou di Yves Sain Laurent, sin dal suo lancio sul mercato, ha guadagnato in fretta lo status di “borsa classica”. Il motivo trapuntato, completato dal monogram YSL sulla chiusura è stato presentato in numerosi colori, materiali e dimensioni. La versione più piccola della Loulou Bag di Yves Saint Laurent, la Toy, viene presentata con un cinturino in pelle completamente regolabile e removibile, permettendo alla borsa di essere usata come una clutch. Nonostante la dimensione compatta, ha tutto lo spazio necessario per l’indispensabile. Può contenere un rossetto, un portacarte e anche un iPhone nei due scomparti centrali, mentre nella tasca interna chiusa con una zip entrano biglietti e monete.
Contrariamente alla Toy, la versione più piccola della borsa Loulou ha una catena che può essere indossata in due modi, diventando un design a doppio manico o un’unica tracolla più lunga. Oltre a quello che si può mettere nella borsa Loulou Toy, nella versione piccola si può aggiungere anche un notebook e smartphone più ingombranti. L’iPhone 11 Pro, per esempio, entra molto comodamente.
In dubbio tra le versioni piccola e media? In termini di design sono veramente molto simili, hanno la stessa tracolla a catena e due scomparti centrali separati con una tasca chiusa con una zip, ma la media ha un po’ più di spazio e maggiore praticità. Può contenere ovviamente tutto ciò che sta nella versione piccola, oltre che un ombrello compatto, una pochette, un tablet e un iPhone 11 Pro Max. Per chi ama avere spazio a disposizione, ecco la versione grande.
Lo spazio interno alla borsa può contenere molto comodamente tutto l’indispensabile e anche oltre, inclusi un iPad o un laptop. La palette cromatica spazia dal grigio, verde, rosso, toni del marrone al tradizionale bianco o nero. Si va dalla pelle trapuntata, al suede o cotone. La catena e lo stemma YSL in tutte le versioni possono essere dorati, argentati o neri. Quest’ultima versione dark si preannuncia vincente come evidenziato nelle ultime collezioni di Anthony Vaccarello, dal 2016 direttore creativo della Maison.