A casa tutti bene, Gabriele Muccino: “Il tempo è il vero lusso di una stagione corale”
Torna con otto nuovi episodi la serie del regista romano che ha catturato il pubblico di Sky e non solo
Si inaugura oggi, 3 Maggio 2023, la seconda stagione di A casa tutti bene. La conferenza stampa, che ha avuto luogo presso l’Hotel Eden a Roma, ha visto protagonista il regista Gabriele Muccino e alcuni attori parte del cast: Francesco Scianna, Silvia D’Amico e Simone Liberati.
La serie vincitrice del Nastro D’Argento 2022 e reboot dell’omonimo film sempre di Gabriele Muccino, campione di incassi, sta per tornare con la sua seconda stagione. Dal 5 maggio in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, A casa tutti bene torna con otto attesissimi nuovi episodi – due ogni venerdì su Sky Serie – disponibili anche on demand.
La seconda stagione, prodotta da Sky Studios e da Andrea e Raffaella Leone per Lotus Production – società di Leone Film Group, è stata scritta da Gabriele Muccino, Barbara Petronio (head writer e produttrice creativa), Camilla Buizza, Gabriele Galli e Andrea Nobile. Il regista, ancora una volta e con la sua capacità, torna ad indagare sui rapporti familiari e umani. In che modo? Restando il più aderente possibile alla realtà.
A casa tutti bene, Silvia D’Amico: “Gabriele ci ha spogliati di qualsiasi tipo di pregiudizio”
Un cast che si presta a raccontare una storia corale, che non ha sfumature sottili da percepire. Gabriele Muccino, ha fatto della sua serie una rappresentazione quasi antropologica che mira ad analizzare la famiglia con una narrazione che non si distoglie per nulla dalla realtà. Il regista torna in tv, e lo fa anche in veste di supervisore artistico con un nuovo e potentissimo affresco dei sentimenti, dove, i personaggi della sua serie, si annidano tra le insidiose insoddisfazioni della vita. L’amore, l’odio, la vendetta, l’ambizione e la voglia di riscatto, sono i punti sui quali ogni componente del cast si interfaccia sul set interpretando il proprio ruolo.
A tal proposito, nel corso della conferenza stampa, a dare una definizione più netta parlando della sua esperienza, è stata Silvia D’Amico che, in A casa tutti bene, veste i panni di Sara Ristuccia. “Gabriele c’ha messo in una condizione specifica. E’ come se lui fosse stato il burattinaio e ha creato queste storie, questi mulinelli, questi vortici. Ha preso ognuno di noi esseri umani (barra) attori, ci ha spogliati di qualsiasi tipo di pregiudizio, o di giudizio o di empatia rispetto a questi personaggi. Ci ha fatto essere quella cosa lì e ci ha buttato in mezzo a questo vortice, a questo mulinello. C’ha reso più umani degli umani“.
E’ un processo che ha scelto Muccino per far sì che si arrivasse esattamente con quell’esatto ‘profilo’ alla messa in scena. E Silvia D’Amico non poteva che spiegare nel modo migliore quel senso di ‘aderenza alla realtà’, non scontata, che si narra – di episodio in episodio – nella serie.
A casa tutti bene: la seconda stagione più buia e a tinte crime
Il reboot dell’omonimo film diretto sempre da Gabriele Muccino, riparte dal tentativo disperato dei suoi protagonisti Alba (Laura Morante), Carlo (Francesco Scianna), Paolo (Simone Liberati), Riccardo (Alessio Moneta), Ginevra (Laura Adriani), Sara (Silvia D’Amico) e Diego (Antonio Folletto), di afferrare la felicità o almeno riprendere in mano le loro vite. Ma che, come nelle migliori tragedie greche o nelle famiglie più disgraziate della letteratura, sembra inesorabilmente sfuggire. Tuttavia, anche se la seconda stagione rispetto alla prima appare con una trama più buia e a tinte crime, ogni personaggio che ha una chiusa, ha anche una riapertura che può essere intrepretata come un riscatto.
Nella serie A casa tutti bene non vi è respiro per come vengono narrate le storie ma, al contempo – il fatto che si tratti appunto di una serie e non di un film – il “metraggio” riesce a dare spazio al racconto di ogni singolo personaggio. “Il tempo è il vero lusso di una stagione corale sulle relazioni umane in cui si infiltra il claim, e che quindi apre, ancora più all’abisso dell’essere umano”, ha spiegato Muccino durante la conferenza stampa che ha preso come esempio il personaggio di Paolo che, nell’ottavo episodio della serie, fa quel cosiddetto “salto acrobatico”. Se non fosse stata una serie ma, bensì un film, Muccino – come ha aggiunto – non avrebbe potuto raccontarlo con questa accuratezza. Il regista chiude poi ogni battuta dichiarando di star già progettando un film e che – con molta probabilità – vedrà i suoi motori accendersi nel mese di settembre.